FORMIA – Pur non disponendo di un consigliere regionale, la Formia politica da qualche ora ha una maggiore rappresentanza alla Regione Lazio. Il capogruppo consiliare della lista “Prima Formia” Antonio Di Rocco, candidato quindici mesi fa alle elezioni regionali per la Lega, da lunedì è diventato il capo di gabinetto dell’assessore regionale Cultura, Pari opportunità, politiche giovanili e delle famiglia e servizio civile Simona Baldassarre. Ad ufficializzare la nomina di Di Rocco è stato con la determina numero G05535 il direttore dell’ufficio personale della stessa Regione Lazio Nazzaro che contestualmente ha revocato l’incarico sinora ricoperto dal capo di segreteria dell’assessore Baldassarre, Massimiliano Baldassarre. Per la sua sostituzione la scelta è caduta sul capogruppo della Lega al comune di Formia che soltanto da qualche mese, grazie ad una convincente selezione, era diventato funzionario del Consiglio regionale del Lazio.
Ora lascia quest’incarico per contribuire a rilanciare l’attività dell’assessorato di Simona Baldassarre su esplicita richiesta dei vertici regionali della Lega e, nello specifico, del sottosegretario al Mef Claudio Durigon cui Di Rocco è rimasto politicamente legato dopo aver smaltito nel febbraio 2023 la delusione per la mancata elezione al consiglio regionale. Il gruppo consiliare formiano della Lega ha deciso di attendere l’arrivo di momenti migliori rispetto a chi, come il rieletto consigliere regionale pontino Angelo Tripodi, ha deciso di cambiare casacca e di andare a infoltire il già gruppo di Forza Italia alla Pisana. L’attendismo della Lega di Formia è stato premiato. Prima della nomina di Di Rocco a capo di gabinetto dell’assessore Baldassarre – il capogruppo della Lega torna ad esercitare un ruolo che aveva svolto con efficacia ai tempi in cui l’ex Udc Aldo Forte era stato consigliere ma soprattutto assessore regionale alle Politiche Sociali – i vertici provinciali del carroccio avevano sostenuto con successo la recente elezione al consiglio provinciale del consigliere comunale Nicola Riccardelli.
Intanto è cambiata, anche se di poco, la geografia all’interno della maggioranza di centro destra nel consiglio comunale di Formia. Un’indiscrezione che circolava da settimane è stata ufficializzata nella fasi iniziali della seduta di martedì pomeriggio che ha approvato, dopo la diffida arrivata dal Prefetto di Latina Maurizio Falco, il rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 ed una pioggia davvero considerevole di debiti fuori bilancio, moltissimi dei quali maturati dalla ripartizione Urbanistica del comune e provocati dal colpevole smembramento da parte della Giunta Taddeo dell’avvocatura interna.
Il gruppo “Formia Vinci” ora è composta da due consiglieri comunali: al capogruppo Antonio Capraro si è aggiunto l’”indipendente” Francesco Di Nitto che, eletto nelle fila di una delle civiche che sosteneva l’ex candidato a sindaco La Mura, ha deciso di fuoriuscirne a poche settimane soltanto dalla risicata sconfitta del medico infettivologo. Da quel momento Di Nitto è rimasto nel limbo, dichiarandosi indipendente, cominciando il suo lento ed inevitabile approdo sulla riva della maggioranza taddeiana arrivando ad approvare il bilancio di previsione 2024.
Se è assai probabile che dopo il voto europeo il duo Capraro-Di Nitto possa chiedere legittimamente una rappresentanza