LATINA – Il caso dell’interruzione idrica operata da Acqualatina in uno dei due condomini del complesso immobiliare denominato Porta Nord, nel quartiere Pantanaccio, è stato oggetto di una riunione in Comune a cui hanno preso parte il sindaco Matilde Celentano, il Direttore Generale Agostino Marcheselli, il dirigente dell’ufficio Patrimonio Alessandra Pacifico con il funzionario Roberto Tozzato, l’Amministratore del condominio, Isabella Riva, e il Commissario della Polizia Locale Emilio Boscaro.
La decisione di Acqualatina di sospendere l’erogazione del flusso idrico nei due lotti del condominio Porta Nord, abitati da 48 nuclei familiari, è arrivata dopo un lungo e finora infruttuoso braccio di ferro tra i residenti, l’amministratore del condominio e il Comune di Latina, proprietario dei due immobili destinati all’emergenza abitativa, per tentare di recuperare attraverso un piano di rientro l’imponente credito che vantano da un lato la società Acqualatina (circa 90 mila euro) e dall’altro lo stesso Comune di Latina (poco meno di centomila euro).
Tali somme fanno a loro volta parte del credito complessivo accumulato dall’amministrazione condominiale che come da contratto si fa carico di pagare per conto dei condomini acqua, gas e aria condizionata. Trattandosi di abitazioni realizzate secondo i più recenti sistemi di efficientamento energetico, la spesa condominiale pro-capite si aggira intorno ai 500 euro mensili, importo compensato dal canone di affitto che nel condominio Porta Nord varia tra i 7 e i 15 euro mensili a seconda della superficie degli appartamenti.
E’ evidente che il debito accumulato dai condomini ha radici annose, e un precedente accordo per un piano di rientro sottoscritto tra le parti è rimasto lettera morta, circostanza che ora impone ad Acqualatina ed anche al Comune di doversi tutelare per non danneggiare la società né l’ente.
Grazie alla disponibilità di Acqualatina e all’impegno assunto dall’amministrazione comunale per trovare una corretta via d’uscita dalla situazione complicata che si è venuta a determinare, nel pomeriggio di oggi è stato ripristinato il flusso idrico nel condominio, con sollievo dei residenti e con buona pace di coloro che seppure con difficoltà hanno sempre pagato canoni di affitto e quote condominiali. La situazione più pesante è infatti quella subita dai non morosi.
Dal canto loro i condomini si sono impegnati a versare immediatamente una quota pro capite all’amministratore affinché questo possa a sua volta riversarla ad Acqualatina, segnale della volontà dei residenti di concorrere al risanamento dell’attuale situazione debitoria.
Già da lunedì il Comune si attiverà con un tavolo di lavoro per individuare il percorso da seguire per rispristinare le condizioni di legalità nel rapporto tra condomini, ente locale ed Acqualatina. Laddove si renderà necessario, l’amministrazione ha annunciato che non esiterà a dare preavviso di sfratto a coloro che non si renderanno disponibili a sostenere un piano finanziario di rientro, capace di tenere conto delle reali possibilità di ciascuno ma anche dei diritti dei fornitori dei servizi.