Formia / Colonna della Libertà e logo “Lions International”, cittadini lamentano: “è di cattivo gusto!”

Attualità Formia

FORMIA – Alla base della cosiddetta “Colonna della Libertà”, in piazza Tommaso Testa, a Formia, è stato apposto un pannello con tanto di logo dell’associazione “Lions International” a memoria dell’iniziativa di restauro del monumento intrapresa qualche tempo fa e già riportato nell’epigrafe di uno dei lati del basamento. Ecco perché – ritenendola un’apposizione “incongrua, per non dire deturpante” –  alcuni cittadini hanno deciso di sottoscrivere una lettera indirizzata al sindaco della città, Gianluca Taddeo, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, nonché al Ministero della Cultura. 

Riproporla con il pannello fronte strada è grossolano e di cattivo gusto” –  tuonano i cittadini firmatari (Aprea Mattia, Cannavale Erasmo, Cantaro Antonella, Carta Alessandro, Carta Francesco, Costa Paolo, Costa, Pasquale, De Filippo Giancarlo, De Simone Cristina, Di Maio Franco, Di Marco Marcello, Di Principe,  Antonietta, D’Urso Vincenza, Erotico Stella, Frunzio Giovanna, Liberace Italo, Lorello Maria Luigia, Orsini, Enrico, Pintore Cosimo, Pinelli Luigi, Quercia Gaetano, Quarantani Gianfranco, Rak Clide, Romano Giuseppe, Saraniero Marco, Schiappa Antonio, Tomao Giuseppe, Valerio Filippo, Valerio Simone) – “La ‘Colonna della Libertà’ rappresenta l’unico monumento a testimonianza della rinata autonomia comunale avutasi nel 1799 ed eretto sotto la reggenza di Gioacchino Murat. Si tratta pertanto di un fondamentale patrimonio storico della cittadinanza, oltre che nelle sue parti originali di epoca romana sottoposte alla tutela della Soprintendenza ai Beni Archeologici. Al restauro del monumento contribuì anche il Comune di Formia durante i lavori del rifacimento della piazza nel 2012″.

Così con la lettera i sottoscriventi della missiva chiedono “la rimozione di detto pannello, del tratto di ringhiera immediatamente collocato di fronte e un’attenta regolamentazione degli spazi e dei frontespizi dei locali circostanti”. Ed aggiungono: “Non sfugge a chi oggi si trovi nei luoghi su citati l’incoerenza tra i monumenti della Colonna e della retrostante, cosiddetta, ‘Fontana delle cinque cannelle’  con le insegne pubblicitarie dei diversi locali, ingombri vari (tavoli e bidoni di raccolta dei rifiuti), mezzi che stazionano costantemente per operazioni di carico e scarico, tende antisole (palazzo storico Mazzucco), per non parlare della ringhiera ivi apposta al fine di impedire l’attraversamento irregolare della strada”.