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Formia / Viabilità e trasporti eccezionali, il CISAF lancia un nuovo allarme e scrive alle Autorità

FORMIA – I trasporti eccezionali continuano ad attraversare Formia, sollecitando l’ennesimo intervento sulla viabilità del C.I.S.A.F. Comitato per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia, nelle persone di Gaetano Merenna, già consigliere comunale della città di Formia, e Gaetano Antonio Quercia, già assessore alla viabilità della città di Formia, che hanno scritto una lettera all’inidirizzo delle Autorità che hanno diramato con una nota anche alla stampa.  Innanzitutto ritornano sulle “criticità strutturali in cui versano sulla Flacca S.R.213 gli otto viadotti indispensabili per l’attraversamento lato litoranea, ovvero esternamente al centro cittadino, della città di Formia; città perennemente martoriata da migliaia di mezzi pesanti e da un traffico di portata nazionale su strade inadeguate e pericolose”.

“In particolare per il viadotto cosiddetto “Ospedale”, stante il grave stato di degrado strutturale di più piloni, già con la commissaria prefettizia dr.Tizzano si dovette procedere con ‘equilibristico compromesso’ ad un restringimento di carreggiata con inibizione al transito per i trasporti eccezionali” – scrivono ancora Quercia e Merenna – ” da anni questo grave stato di cose, da allora tutti i successivi trasporti eccezionali sono stati effettuati con l’ attraversamento del centro città, partendo dalla zona di Vindicio e Rialto, di poi passando per le centralissime via Vitruvio e via Filiberto fino all’incrocio nei pressi della Caserma dei Carabinieri, onde infine poi poter proseguire sulla cosiddetta superstrada, strada ancora in parte di competenza comunale. Purtroppo, oltre agli ovvi continui disagi procurati ai cittadini ivi residenti e alle attività commerciali che operano in centro, bisogna in questa sede evidenziare che anche su questo asse viario detti trasporti eccezionali devono transitare ai margini degli altri attenzionati viadotti Pontone, Rialto e Rio Fresco; in particolare per il terzo di piazza Risorgimento, in passato si è già dovuto intervenire con l’inibizione al transito dei mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate”.

E concludono: “Considerato, infine, che sono stati inoltrati al Ministero delle Infrastrutture e ritenuti ammissibili a finanziamento per un importo di circa cinque milioni di euro i progetti di fattibilità tecnica ed economica per la messa in sicurezza dei viadotti c.d. “via T.Costa”,“la Quercia”, “Ospedale ( tutti lato esterno al centro cittadino), alla luce delle presenti notazioni svolte si chiede per competenza alle SS.LL. di sollecitare nelle rispettive sedi istituzionali gli interventi indispensabili alla sicurezza degli stessi onde consentire di ripristinare il transito sulla litoranea ai trasporti eccezionali, almeno per quelli possibili in altezza, così da: alleviare lo stato di fastidioso disagio dei cittadini alla ricerca di un alternativo parcheggio; evitare il disturbo per inquinamento acustico ed ambientale degli ivi residenti; evitare di gravare ulteriormente sulla staticità dei vetusti edifici e degli attenzionati viadotti di cui sopra, che in ogni caso dovranno essere oggetto di specifici controlli; controlli che prima e dopo il passaggio , di concerto con i soggetti interessati, dovranno riguardare le condizioni delle infrastrutture coinvolte e dei sottoservizi interessati, così come dalle linee operative già a suo tempo adottate dalla dottoressa Tizzano; predisporre, anche, l’individuazione di congrue misure compensative/integrative rispetto all’attuale, inadeguata polizza fideiussoria richiesta alla società”.

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