FORMIA – “Condanniamo fermamente chi ha vandalizzato, con un atto vigliacco e ignobile, la targa del partigiano, eroe della Resistenza, Domenico Cicale, che avremmo dovuto inaugurare durante la nostra terza festa provinciale”. Sono le parole della segretaria provinciale dell‘Anpi, Teresa Pampena, che – a pochi giorni dal vile atto che ha divelto in Villa comunale “Umberto I”, a Formia, la targa in memoria del partigiano Cicala, che avrebbe dovuto essere inaugurata da lì a poche ore – torna sull’argomento.
Innanzitutto Pampena rimarca, giustamente, che se l’intento alla base del gesto fosse stato quello di cancellare il ricordo di Cicala, o comunque di un partigiano, quello che ha ottenuto è l’esatto contrario, dal momento che chiaramente per via della denuncia pubblica, e non solo, dell’accaduto non si fa altro che parlarne. A seguire, però, la Segretaria provinciale, non può fare a meno di sottolineare anche quanto sia necessario rafforzare l’impegno quotidiano per valorizzare la memoria storica della Resistenza.
“Dopo la sconcertante scoperta, abbiamo accantonato la tristezza e mantenuto la nostra festa. Abbiamo iniziato onorando le/i partigiane/i leggendone tutti i nomi ad alta voce, in maniera che tutti ricordassero il sacrificio delle donne e uomini durante la Resistenza anche a Formia. Tema dominante e trasversale della Festa Costruiamo la Pace ma non nell’accezione generica oggi spesso tanto abusata e svuotata di valore” – raccontano dall’Anpi – “Si è cercato di coniugarla, con pratiche “politiche” per riportarla nel mondo della positività e della risolutezza. Abbiamo ribadito che pace vuol dire riconoscere a tutte le persone la stessa dignità e gli stessi diritti. Accoglienza, solidarietà, uguaglianza di genere sono i principi a cui si ispirano appunto gli Stati democratici. E gli Stati di lunga e convinta prassi democratica non fanno le guerre; e neanche riempiono gli arsenali prevedendola. La sapienza popolare recita infatti: le armi, se uno le l’ha, prima o poi le usa”.
Così all’ombra di quanto accaduto, l’Anpi ha affrontato dialoghi sulla necessità di non considerare la guerra come unica soluzione, le proteste a riguardo e la necessità di rimarcare il bisogno di pace che c’è nel mondo con tanti ospiti, tra cui Vincenzo Calò, segreteria Nazionale. “Oltre la festa, le proposte. Pace nel suo significato sociologico, la strada per la rivendicazione del diritto alla salute, reagire al progetto autonomia differenziata, essere antifascisti adesso, storia e memoria, i ragazzi liceali hanno rappresentato la resistenza Gaetana, musica popolare, tutto con tanto impegno e passione. Ogni sezione ha partecipato con la propria straordinaria storia di presenza attiva sul territorio nella reciproca concordia di compagni di strada“.
Per quanto concerne la targa divelta, ricordiamo che l’Amministrazione comunale di Formia ha subito preso posizione condannato fermamente il gesto, annunciato di denunciare l’accaduto alle autorità competenti, vista la presenza del sistema di video-sorveglianza all’interno della villa comunale, e provvedendo quanto prima alla sostituzione con una nuova lastra che consentirà di inaugurare il simbolo in ricordo del partigiano Domenico Cicala.
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