FORMIA – Un’altra occasione mancata di collaborazione. Tradizionalmente proteso a trovare un dialogo, uno dei più ascoltati rappresentanti della minoranza, il consigliere comunale (e provinciale) della Lega Nicola Riccardelli ha vivacizzato martedì pomeriggio quello che doveva essere l’insediamento ‘flash’ delle commissioni consiliari permanenti appena rinnovate in occasione dell’ultima seduta di consiglio comunale a causa dell’ufficiale adesione alla maggioranza Taddeo dei consiglieri Caterina Merenna e Francesco Di Nitto eletti nelle fila dell’opposizione alle amministrative dell’8 e 9 ottobre 2021.
Il colpo di scena di Riccardelli quando si è trattato di eleggere i presidenti delle due commissioni speciali istituite al comune di Formia dopo l’ultimo voto amministrativo, quelle alla sanità e ai beni confiscati alla criminalità organizzata. L’apertura politica dell’esponente leghista non ha trovato un auspicato proselitismo nella sempre più ermetica e silenziosa maggioranza Taddeo: “Ho soltanto chiesto al presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo (che coordinava ai lavori di insediamento venti minuti l’una delle altre delle commissioni permanenti ) di aprire una breve ma necessaria discussione perché la presidenza di una delle due commissioni speciali, sulla base di un accordo politico che avremmo messo per iscritto, venisse attribuita ad un rappresentante delle minoranze. Mi aspettavo almeno una considerazione politica sulla mia richiesta, anche negativa. La maggioranza ha mostrato tutta la sua arroganza e cecità eleggendo con i suoi voti la dottoressa Caterina Nocella presidente della commissione Salute e Sanità e l’avvocato Renata Ranucci alla testa della commissione Beni confiscati”.
“Ho motivato questa richiesta argomentandola pure essendo temi e problematiche che ci devo accomunare tutti indistintamente. E invece la maggioranza non ha proferito parola e con un colpo di debolezza, che conferma l’attuale e preoccupante sua debolezza, ha operato l’ennesima prova muscolare che, mi dispiace sottolineare, smentisce lo stesso sindaco Taddeo quando invoca collaborazione e senso istituzionale ai noi esponenti di minoranza per la risoluzione dei problemi della città. Ne prendiamo atto con sommo rammarico. Pensavamo che la bocciatura dei nostri emendamenti in occasione del bilancio di previsione fosse stato un fatto grave anche se episodico. Ora – ha concluso il consigliere Riccardelli – dobbiamo pensare che perseverare comincia ad essere diabolico”.
Per la cronaca tutto come previsto l’elezione delle commissioni consiliari permanenti che, alla faccia della sempre valida logica della spending review e della loro inutilità operativa, hanno subito, su richiesta del centro destra, un aumento della loro composizione: sei esponenti della maggioranza contro tre delle opposizioni. Nell’ordine sono stati eletti quali presidenti Mattia Zannella della commissione “Turismo”, Antonio Capraro (commissione “Lavori Pubblici, Transizione Ecologica, Mobilità Sostenibile ed integrata, Data Management e Sport””), Renata Ranucci (commissione “Bilancio, Entrate e Patrimonio”), Valentina Di Russo (commissione “Attività Produttive e Affari generali”), Stefano Ciccolella (commissione “Cultura, Pubblica Istruzione, Gestione e Bandi impianti sportivi, Affidamento palestre extrascolastiche), Giuseppe Antigiovanni (commissione “Servizi sociali”) e Tania Forte (presidente della commissione “Urbanistica e programmazione territoriale”). L’ex candidato a sindaco sconfitto al ballottaggio di due anni e mezzo, Amato La Mura( Lega), è stato confermato presidente – incarico spettante ad un esponente delle opposizioni- della commissione “Trasparenza, controllo e garanzia”.