GAETA – Il Comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Gaeta apprende con rammarico la notizia della pubblicazione di una gara d’appalto per la costruzione di un by pass fognario fra via del Piano e Via Garibaldi.
“Oltre al costo di 350.000 euro, di cui solo 60.000 destinati al pagamento del personale, e alla durata di 450 giorni (togliendo i festivi si arriva quasi a 2 anni nei quali con 60.000 Euro si coprono forse 2 o 3 operai) – si legge in una nota – la vera assurdità di questo appalto sta nel fatto che i cittadini pagano già salatamente il costo per la gestione della rete fognaria nell’apposita voce presente sulle bollette di Acqualatina S.p.a., gestore privato da oltre dieci anni del servizio idrico integrato dell’ATO4. Secondo il Regolamento le cui ultime modifiche sono state approvate dall’assemblea dei Sindaci nel 2012:
1. Il Gestore somministra il servizio di fognatura nei territori dei Comuni serviti e facenti parte dell’ATO n. 4 nei limiti fissati dalla normativa di riferimento, secondo contratti di somministrazione alle condizioni tutte del presente Regolamento.
2. Nelle zone in cui la rete di fognatura sia stata realizzata dal Comune o da terzi, la somministrazione avverrà dopo l’assunzione in gestione di dette opere da parte del Gestore previa consegna delle opere al comune. Esso assumerà la gestione delle opere, previo preliminare parere sul progetto e dopo averle collaudate al fine di verificarne la conformità alle norme in vigore, la compatibilità con il sistema gestionale e l’idoneità all’esercizio. Il Comune dovrà corrispondere al Gestore, preventivamente, le spese per la verifica del progetto e di collaudo.
Inoltre secondo il D.C.R. 27/09/07, n.42 della Regione Lazio: Al soggetto imprenditoriale denominato Gestore Unico viene “delegata” la funzione operativa, ovvero la cura dei servizi idrici relativi all’intero ciclo delle acque.
Acqualatina è un’azienda che giustifica le sue alte tariffe in bolletta con una maggiore efficacia ed efficienza dei propri servizi e con l’impegno di investire capitale anche nel miglioramento delle rete fognaria. Sembra invece sempre più evidente che la realtà dei fatti sia ben diversa, e sono ormai visibili a tutti le numerose insufficienze di gestione, che spesso come in questo caso vengono coperte da altri enti pubblici come i Comuni e la Regione. In questo modo i contribuenti pagano ben due volte per lo stesso servizio tramite la bolletta dell’acqua e tramite le tasse comunali da cui verranno attinti i 350.000 euro.
Il Comitato pertanto rinnova a tutta la cittadinanza l’invito a partecipare alla campagna di Obbedienza Civile con la quale ci si astiene dal pagamento delle bollette finché il servizio non torni interamente pubblico in linea con la decisione popolare espressa nel referendum contro la privatizzazione dell’acqua di cui ricorre proprio in questi giorni il 4° anniversario, e ricorda che lo sportello del Comitato è aperto tutti i Giovedì pomeriggio dalle 17: alle 19:00 presso la sede di Via Indipendenza 262, per ogni assistenza tecnico – legale destinata a quei cittadini che decidano di lottare con i fatti e non con le sole parole contro la privatizzazione di un bene pubblico di primaria importanza come l’acqua”.