FORMIA – “I fondi per la realizzazione del Policlinico del Golfo ci sono. Il presidente Rocca sa dove trovarli. Li deve solo saper spendere… Spero di cuore che ci riesca”. Nicola Zingaretti tra le tante cose che sa fare è quella di psychology trainer, panni che ha dovuto indossare con successo per motivare i vertici, un po’ sonnacchiosi, dei circoli del Pd del sud pontino che mercoledì si sono riuniti con un tono mesto, quasi rassegnato, sulla panoramicissima terrazza dl ristorante “La Quercia” di Formia per sostenere la ricandidatura alle europee del due volte presidente della Regione Lazio e segretario nazionale del partito, che al Parlamento di Bruxelles ha messo per la prima volta 20 anni fa, nel 2004.
La trasferta motivazionale di Formia, quella centrale tra la prima tappa di Latina e quelle successive di Sezze e Cisterna, non poteva non affrontare le principali questioni sul tappeto, in primis quelle legate alla sanità. “Zinga” non si è lasciato sfuggire l’occasione per replicare al suo successore Francesco Rocca che la scorsa settimana proprio a Formia aveva ammesso come la Regione debba affrontare lo scoglio di 22 miliardi di legge che, a suo dire, gli sono stati ereditati dalla doppia legislatura di centro sinistra iniziata nel 2013 e proseguita cinque anni dopo con alla guida proprio Nicola Zingaretti. E l’interessato ha replicato a modo suo: “La Regione i debiti li ha e sono stati provocati dal governo di centro destra che mi ha preceduto. Erano 12 miliardi con le banche e 10 di debiti praticamente non pagati. Prima che arrivassi la Regione per retribuire un fornitore impiegava 1027 giorni, il peggior dato tra tutti e 27 paesi Ue. Ora questi ritardi sono stati annullati. Rocca, poi, ha trovato sulla scrivania un assegno con un importo di 16 miliardi pronti da spendere di programmazione europea, Pnrr e fondo sociale europeo. Invece di chiacchierare – affonda Zingaretti nell’intervista video allegata – li spenda per il bene comune dei nostri cittadini. Ha tutto pronto e disponibile per l’ospedale del Golfo , di Tivoli, di Latina, d Acquapendente, di Rieti e di Latina. Se la destra non provvede, deve perseguire due interessi: o favorire gli amici e le amiche della sanità privata o su questi temi deve fare altri interessi. Io invece mi attendo che Rocca dica una sola parola contro l’economia differenziata che, se andrà in porto, lascerebbe questa terra nella povertà più assoluta. Rocca su questi temi non ha detto ancora una parola contro il governo Meloni. Quando guidavo io la Regione, prima di tutto difendevo il mio territorio e poi la mia parte politica”.
A fare gli onori di casa nell’happening elettorale del ristorante “La Quercia” è stata l’attiva coordinatrice del circolo formiano del Pd, Ottavia Raduazzo unitamente al gruppo consiliare formato da Luca Magliozzi e Alessandro Carta, cui si sono affiancati, tra gli altri, il consigliere regionale pontino Salvatore La Penna, il segretario provinciale Dem Omar Sarubbo e la consigliera comunale di Latina nonché vice segretaria regionale del Pd Valentina Campagna. Naturalmente al primo posto dell’agenda europea di Zingaretti è stata l’importanza, “quasi capitale”, del voto europeo dell’8 e 9 giugno prossimi: “Il prossimo Parlamento europeo deciderà dei fondi europei, sulle politiche europee e sui valori europei e se non ci andiamo noi, gli altri decideranno anche per noi. Mi voglio battere perché nei prossimi cinque anni ci sia un’Europa più unita e più umana cioè più forte e più proiettata verso la condizione umana delle persone”.
Questa campagna elettorale per il popolo Dem è frustrante per la mancanza di un candidato locale dopo la bocciatura, da parte di Elly Schlein, della nuova corsa per il parlamento Europeo dell’ex presidente del consorzio industriale europeo Francesco De Angelis. Il ruolo di Nicola Zingaretti è davvero impegnativo in questi giorni nei diversi angoli del Lazio: “A chiedere di candidarmi è stata la segretaria nazionale. Lo sto facendo con umiltà ed il massimo dell’impegno – ha concluso Zingaretti – con la convinzione e l’onestà di rappresentare l’intero Lazio e di difendere i territori delle province di Latina e Frosinone”.
Trascorrevano soltanto alcune ore e si riempiva, anche da elettori non iscritti al Pd, il teatro “Iqbal Masih”, per ascoltare Camilla Laureti e Marco Tarquinio, entrambi candidati per il Pd al Parlamento Europeo. Per l’organizzazione di questo evento, cui hanno partecipato numerosi iscritti del Pd Formia, Gaeta, Minturno, Itri, Terracina, Ventotene, il deputato di Demos Paolo Ciani ma anche l’ex parlamentare europea e commissario di governo per il recupero del carcere di Santo Stefano a Ventotene Silvia Costa, il capogruppo del Pd al comune di Minturno Matteo Marcaccio e i professori Fiorenza Taricone, Luca Riccardi, il Pd di Formia si è differenziato.
A curare l’iniziativa è stato il solo consigliere comunale Alessandro Carta a differenza del capogruppo consiliare Magliozzi che sta facendo altre scelte elettorali. “Appassionare e ascoltare. Appassionare i cittadini sulle materie europee la cui complessità a volte può allontanare. Ascoltare le istanze e necessità delle persone che sono le priorità da cui far ripartire il dibattito su una agenda europea, per un’Europa sociale, verde giusta e di pace. Abbiamo provato a fare questo al Teatro “Iqbal Masih” – ha commentato il consigliere Carta.
Ed ha aggiunto: “Eravamo in tanti ed è stato bellissimo! Un’iniziativa tra la gente e non autoreferenziale, come spesso accade nel Partito Democratico. Bisogna stare tra la gente. Mai come questa volta, le elezioni europee avranno una portata storica, perché l’Europa è a un bivio, da un lato ci siamo noi, i democratici, i socialisti europei che vogliamo andare avanti nel segno della solidarietà, dell’integrazione e dall’altra ci sono le destre, le destre sempre più estreme che vogliono tornare al nazionalismo che minano i pilastri della costruzione europea, la pace, la democrazia, la solidarietà.”
PHOTOGALLERY
INTERVISTA Nicola Zingaretti, candidato Pd Elezioni Europee