I due immobili verranno concessi in uso per trent’anni all’università, dietro pagamento di canone annuo, stimato in base al valore catastale degli immobili. Le strutture verranno consegnate nelle condizioni in cui si trovano ora e l’Università si farà carico di finanziare tutte le opere di riqualificazione e ammodernamento necessarie per le attività in programma all’interno della ex Banca d’Italia. Alla scadenza del contratto, l’università riconsegnerà gli immobili che rientreranno nella piena disponibilità del Comune con l’acquisizione di tutte le migliorie.
“La Magnifica Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni – dichiara l’assessore Ada Nasti – ha manifestato l’interesse ad utilizzare gli spazi degli immobili con una nota inviata all’amministrazione comunale un mese fa, pochi giorni dopo che l’amministrazione comunale è formalmente entrata in possesso dell’ex Banca d’Italia, nell’intento di consolidare la cooperazione già instaurata e implementare il polo didattico. Nell’ex Banca d’Italia ci saranno aule e laboratori per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca per nuovi corsi di laurea. Un’ala dell’edificio resterà invece nella disponibilità del Comune e verrà adibita ad uffici comunali, il che consentirà all’amministrazione di liberare i locali sede di uffici per i quali viene attualmente pagato un canone di locazione. Questo consentirà all’Ente di risparmiare quanto necessario per affrontare senza aggravi di spesa il mutuo contratto per l’acquisto dell’ex Banca d’Italia”.
Oggi abbiamo 4.200 iscritti nelle facoltà universitarie pontine della Sapienza. La metà degli studenti provengono dal capoluogo e dai centri della provincia di Latina; l’altra metà proviene da tutte le regioni italiane, nessuna esclusa, e abbiamo poco più di 60 studenti di nazionalità straniera. Da un approfondimento dei dati è stato rilevato che una quota sempre maggiore di studenti che ha affrontato il triennio di ingegneria o medicina a Roma o a Napoli o altrove, decide di iscriversi a Latina per conseguire la laurea magistrale. Questo è un indice importante, ma anche il segno di come il polo universitario pontino venga percepito all’esterno: un polo di eccellenza.
“Ora abbiamo l’occasione irripetibile – aggiunge il Sindaco – di portare l’università in centro: lo faremo con l’ex Banca d’Italia e con La Sapienza che porterà a Latina nuove facoltà, un innesto grazie al quale la popolazione studentesca dovrebbe aumentare sensibilmente nel giro di due o tre anni grazie alla nuove iscrizioni. Dunque un nuovo punto di riferimento per la città”. L’immobile di Largo Giovanni XXIII sarà destinato ad aule di studio multimediale per gli studenti universitari, nonché per servizi di supporto agli studenti.
“Per il Ruspi – continua Ada Nasti – volevamo una connotazione fortemente giovanile, avevamo pensato a un polo dell’innovazione e continuiamo a ritenere che questa sia la direzione giusta e quindi stiamo valutando con l’università la possibilità di ospitare una o più realtà giovanili esterne al mondo accademico permettendo di svolgere i loro programmi e progetti e consentendo così al garage Ruspi di diventare attrattore di giovani e punto di riferimento per le eccellenze delle nuove generazioni. Un filo diretto con le scuole e con le esperienze che cercano di farsi largo nel campo dell’innovazione”. Di prospettiva il commento conclusivo del Sindaco Matilde Celentano: “Stiamo affidando questi immobili agli studenti, dunque ai nostri figli e quindi siamo fieri di consegnarli al futuro”.