GAETA – A Gaeta continua a tenere banco, a distanza di giorni, la polemica sollevata dalle stesse minoranze sull’incredibile delibera di Giunta che, sostituendosi al dirigente del settore competente, ha autorizzato (sulla scorta di un regolamento consiliare ad hoc del 2018) la società del consigliere comunale di maggioranza Luigi Marzullo a “spostare” due alberi piantumati soltanto due anni fa nell’ambito dei lavori di riqualificazione di piazza Mare dell’Arco per realizzare dehors su una superfice di poco meno di 40 metri quadrati a servizio di una pizzeria al taglio.
A contestare l’operato dell’amministrazione comunale di Gaeta sono la “Comunità del Lazio Meridionale e Isole Pontine” e l’associazione “Incontri & confronti” che parla di un’”immaginazione (mancata) al potere”. “Alcune decisioni di modifica dell’ambiente urbano appaiono apparentemente minori, ma invece rivelano un modo di fare sbrigativo, privo della necessaria ricerca di soluzioni rispettose degli elementi naturali – si legge in una nota – Alcune volte, e questa di Mare all’Arco è una di queste, si può proporre un modo diverso di vedere le cose: adattarsi all’esistente e non adattare questo alle proprie esigenze mercantili e di profitto”.
Ed ancora: “Gli esempi su testi di architettura organica non mancano e in internet è rinvenibile un ampio campionario, di cui le immagini allegate costituiscono solo degli esempi. Occorrerebbe che i nostri amministratori studiassero un po’ di più Herbert Marcuse, il filosofo vissuto nel secolo scorso e tanto caro ai contestatori del ’68, che teorizzava l’immaginazione al potere. Egli già allora criticava la società ridotta alle sole dimensioni produttive del profitto e del consumo e vi contrapponeva la libertà d’immaginazione, la sola capace di far uscire la società da logiche esclusivamente mercantili. Ecco, di Amministrazioni rivolte alla ricerca di soluzioni compatibili con la natura, a terra e in mare, e alla conservazione del patrimonio arboreo delle città, ce n’è un gran bisogno a Gaeta e nei comuni limitrofi. Ma la strada da percorrere è ancora lunga”.
Il gran finale è condito da una provocazione, quella che un dehors racchiuda un albero al suo interno: “A Gaeta non ce ne sono tanti alberi (basta vedere com’è ridota piazza Risorgimento) e la dizione L’albero con il dehors intorno potrebbe essere vantaggiosamente aggiunto al nome del locale”.