PONZA – Intervenire prima possibile perché la stagione turistico-balneare è alle porte. Era stata questa la richiesta che la scorsa settimana il sindaco di Ponza Francesco Ambrosino aveva avanzato, all’indomani di crollo della falesia in località Cala Fonte, al presidente della Regione Lazio Rocca e agli assessori Ghera e Palazzo. Martedì mattina si è registrato un primo segnale tangibile di interessamento al problema idro geologico da una parte ma anche per la tutela della sicurezza di bagnanti e turisti dall’altra parte. A Ponza è arrivata, infatti, una delegazione di tecnici e geologi della Regione Lazio che, guidata dal dirigente dell’area “Difesa marina”, ha effettuato un lungo sopralluogo nel luogo in cui un costone roccioso è crollato inondando una delle poche ma frequentatissime spiagge dell’isola, nella frazione de Le Forma.
I tecnici regionali hanno effettuato numerose fotografie e riprese che hanno trasmesso al competente Dipartimento dell’Università “Federico II” di Napoli per concertare un piano di interventi per mettere in sicurezza l’area e rimuovere una rete che, installata soltanto due anni ha, si è “gonfiata” di rocce e detriti e rischia, in caso di improvvisa rottura, di provocare ulteriori disagi anche per la non accessibilità a Cala Fonte di mezzi meccanici.
Il sindaco di Ponza Franco Ambrosino ha chiesto di fare in fretta e realizzare i primi interventi di somma urgenza per rendere fruibile a residenti e turisti la spiaggia di Cala Fonte entro la prima metà di giugno quando scadrà l’ordinanza di chiusura dell’arenile, la numero 87, per ovvie ragioni di sicurezza. Il Comune ha chiesto di voler e poter utilizzare un mese di tempo per consentire di realizzare le “opportune verifiche di natura geologica ed accertare la stabilità dei luoghi” che d’estate e durante la stagione balneare vengono frequentati da migliaia di bagnanti”.
Si paventano altri crolli da una falesia che soltanto due anni fa era stata interessata dai lavori di consolidamento finanziati dalla stessa Regione per 260 mila euro. Erano stati installate – come detto – reti metalliche di contenimento per rendere più sicura la parete. Il report fotografico e video inviato alla “Federico II” servirà subito per quantificare l’entità delle azioni di consolidamento statico con un’alternativa già prospettata dal sindaco Ambrosino, quella di installare una piattaforma sugli scogli, quella più utilizzata dai bagnanti, per i servizi, raggiungibile attraverso una passerella in piena sicurezza.
Gli incontri del primo cittadino alla Regione Lazio hanno confermato l’impossibilità di recuperare un finanziamento di due milioni di euro che, concesso dal Ministero dell’Ambiente, è stato revocato per la colpevole impossibilità di aprire un cantiere finalizzato a mettere in sicurezza l’area in un ampio e più vasto raggio. Ma il sindaco di Ponza non demorde: “Non partiamo proprio da zero. La progettazione approntata dal comune è accompagnata da tutti i pareri di legge e se riuscirà ad intercettare nuove forme di finanziamento – ha concluso Ambrosino – il sito di Cala Fonte dovrà tornare ad essere fruibile in sicurezza”.