FORMIA – In occasione del quarantesimo anniversario della morte del segretario generale del Partito Comunista Italiano (PCI) Enrico Berlinguer si terrà un‘assemblea pubblica per ricordarlo presso il Teatro Iqbal Masih di Formia, mercoledì 5 giungo, alle 18. Quattro decenni sono trascorsi dalla morte del leader comunista – avvenuta l’11 giugno del 1984 – e grandi sono le rivoluzioni che hanno attraversato il mondo della politica; proprio partendo da questo presupposto e dalla volontà di considerare quale e come sia ancora percepito il lascito politico di una delle figure politiche emblematiche della cosiddetta Prima Repubblica, nasce l’iniziativa dell’assemblea, voluto e organizzata da Enrico D’Angelis.
Sarà proprio D’Angelis – già attivista politico degli anni Settanta del Centro di Cultura Popolare, poi membro del PCI eletto nel Consiglio comunale di Formia nel 1985, poi nel 1990, nonché membro della Giunta del sindaco Sandro Bartolomeo 1993-95, e poi ri-eletto ancora consigliere capogruppo della terza consiliatura Bartolomeo – ad introdurre l’incontro che proseguirà con gli interventi di chiunque abbia qualcosa da dire o raccontare su quello che Enrico Berlinguer rappresentò e/o ancora può rappresentare nel dibattito politico di questo tempo.
“Non sarà uno spettacolo né un monologo. Dopo una mia breve introduzione – spiega il promotore dell’iniziativa – il dibattito sarà svolto con una durata degli interventi limitata a dieci minuti senza estensioni. Confido che la necessità che io avverto di ripensare Enrico Berlinguer sia condiviso da tanti altri e che possiate fare passa parola per informare e far partecipare quante più persone possibili”.
Sul perché dell’iniziativa Enrico D’Angelis è molto chiaro e spiega che l’organizzazione a titolo personale di questa iniziativa collettiva nasce dal suo essere “profondo estimatore e forse orfano politico di quell’uomo e della sua proposta del ‘compromesso storico’ “, nonché dall’impulso di non voler passare inosservato un’anniversario così importante e confidando nella “nella voglia che abbiamo di parlarne ancora, fuori dal mito, ma anche dalla caricatura o peggio dall’oblio“.
Quindi non sarà un’assemblea “spettacolarizzata da filmati o da intermezzi musicali”, ma solo un momento di incontro “nel tentativo di fare insieme, in pubblico, tante riflessioni che normalmente si fanno nel privato sull’attualità o meno di quella idea”.
“Quella idea” è per l’appunto il già citato “compromesso storico” al quale Berlinguer lavorò con Aldo Moro, sarà uno degli argomenti, alla stregua della “questione morale” che egli sollevò relativamente alle modalità di gestione del potere da parte dei partiti politici italiani, insomma al centro ci sarà l’uomo politico che portò il PCI alle più alte vette elettorali.
“Non ho la forza di proporre una cosa più bella e completa, ma non mi andava che questo quarantesimo, qui a Formia passasse in silenzio” – spiega D’Angelis – “Sono sul filo della presunzione mi dice qualche amico, ma sinceramente è stato un impulso al quale non sono riuscito ad oppormi. Temo solo che potremmo essere un insieme di reduci e nostalgici, ma i rischi sono insiti in ogni cosa“.