LATINA – Un’altra e drammatica morte bianca. E’ quella verificatasi nel primo pomeriggio di mercoledì presso un’azienda logistica di via Macchia Grande, tra Borgo Santa Maria e Borgo Sabotino. A perdere la vita, poco dopo le 15, è stato un operaio di soli 38 anni di nazionalità romena che, secondo le prime conclusioni investigative cui sono giunti i Carabinieri, sarebbe stato travolto da un mezzo in movimento. I soccorsi sono stati tempestivi ma drammaticamente inutili per la vittima, subito soccorsa dai suoi stessi colleghi di lavoro, ora al centro delle indagini del Comando Provinciale di Latina per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Un duro commento dopo questa nuova tragedia sul lavoro è stata espresso dall’Ugl Lazio attraverso il segretario regionale Armando Valiani e il responsabile per la sicurezza sui luoghi di lavoro Wladymiro Wysocki: “In primis – hanno detto – Vogliamo stringerci attorno al dolore della famiglia del giovane operaio esprimendo le più sentite condoglianze. In seconda battuta torniamo come sindacato a chiedere alle istituzioni di scelte più coraggiose per garantire a chi lavora sui cantieri e in ogni altro luogo di poter preservare la propria salute. Riteniamo che ormai non si possa più prescindere dalla formazione di una nuova cultura che parte dalle scuole dove è necessario insegnare la sicurezza sul lavoro come vera e propria materia”.
L’Ugl Lazio rinnova la drammaticità dei numeri, aggiornati, resi noti solo due giorni fa dall’Inail relativamente agli infortuni nei primi quattro mesi dell’anno 2024 e facendo un confronto con lo stesso periodo del 2023. Nei primi quattro mesi di quest’anno gli infortuni registrati sono stati 193.979 rispetto ai 187.324 del 2023, un aumento di 6.655 casi (+ 3,6%), con esito mortale sono 268 che rispetto allo stesso periodo sono aumentati di quattro casi. Solo il mese di aprile di questo anno le denunce di infortunio sono aumentate del 2,1% nella gestione del settore dell’industria e servizi, un aumento del 2,7% per l’agricoltura, un + 8,9% nel Conto Stato. Incrementi impressionanti in tutti quei settori che per la classificazione Ateco sono definiti a rischio alto, ovvero, + 20% noleggio e servizi di supporto alle imprese, + 19,2% nella Sanità, + 18,7% nel settore delle Costruzioni, nel trasporto e magazzinaggio si registra un + 11,7% e Commercio + 11,6%.
“Si tratta di dati – concludono Valiani e Wysocki – che devono allarmare e dare una scossa forte a tutte le istituzioni poiché viviamo una emergenza che interessa tutti e tutto il territorio nazionale e alla quale dobbiamo dare una risposta netta e concreta subito”.