CASSINO – Sono stati proclamati i vincitori della settima edizione del premio “Pino e Amilcare Mattei”, i due stimatissimi imprenditori di Castelforte che furono uccisi barbaramente nel 2018 nel corso di un tentativo di rapina all’interno delle cave nel bacino marmifero tra Coreno Ausonia e Santi Cosma e Damiano. Giovedì mattina, nel corso di una semplice ma intensa cerimonia organizzata presso la sala consiglio del Rettorato dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, sono stati consegnati i riconoscimenti alle migliori tesi di laurea.
Il Premio “Pino e Amilcare Mattei” era stato istituito nel 2014 dall’ex Cosilam (oggi facente parte del Consorzio Industriale del Lazio) e, nonostante la sua giovanissima età, è cresciuto talmente tanto che le richieste di partecipazioni hanno superato le più rosee aspettative.
Per la categoria riservata alle lauree triennali sono risultati vincitori: al primo posto Francesco Caterino di Formia con la tesi “Comunità energetiche per il recupero del calore di scarto delle industrie”; al secondo posto Michela Arciero di Cervaro con la tesi “Effects of chemical additives on bentonite and kaolin”; al terzo posto Ambra Leonetti di San Giovanni Incarico con la tesi “Packaging OEE Booster, un progetto di Lean Manufacturing in Sanofi: analisi delle performance di reparto ed efficientamento linee di confezionamento strategiche”.
Per la categoria dedicata alle lauree magistrali sono risultati vincitori: al primo posto Maria Di Stasio di Sant’Ambrogio del Garigliano con la tesi “Caratterizzazione meccanica di ceramica ottenuta mediante fff”; al secondo posto Giulia Paolella di Cassino con la tesi “Riciclo di DPI al fine della bonifica delle acque contaminate da diesel” mentre terzo si è piazzato Gabriele Sacco di Piedimonte San Germano discutendo la tesi “Ottimizzazione del processo di lavorazione di un componente elicotteristico in lega di titanio”.
“Anche quest’anno c’è stata una forte partecipazione al premio con tesi di laurea innovative – ha ripetuto il Commissario del Consorzio Industriale del Lazio, il professor Raffaele Trequattrini – Questo progetto dedicato alla memoria di Pino e Amilcare Mattei nacque come premio alla miglior tesi di laurea, una scelta precisa perché i due imprenditori hanno sempre aiutato i giovani ospitando all’interno delle proprie aziende molti studenti universitari. Tutte le tesi che sono arrivate in questa edizione hanno mostrato un forte carattere di innovazione e di ricerca, un impegno dei ragazzi che va oltre la semplice elaborazione della tesi e che mette in luce l’eccellenza dell’Università di Cassino. A tutti loro i miei complimenti per l’impegno e la dedizione che mettono negli studi, con questo premio rendiamo omaggio a due personalità importanti del distretto del Marmo. Due uomini, due imprenditori, che grazie anche alla loro opera hanno permesso al marmo di Coreno di diventare un’eccellenza internazionale”.
“Quello promosso ed assegnato è un premio che ricorda due importanti imprenditori del Distretto del Marmo che l’Ateneo ha deciso di sostenere sin dal principio – ha aggiunto il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, il Marco Dell’Isola affiancato da alcuni commossi familiari dei compianti Pino ed Amilcare e dal sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo – Per noi è motivo di orgoglio vedere l’innovazione che i nostri studenti mettono nei propri lavori di tesi. Si tratta di progetti di ricerca tecnologica, efficientamento energetico, studi che permettono di trovare un approccio pratico nelle attività industriali. Assistere a questa premiazione consente di vedere l’abnegazione dei ragazzi allo studio e a progettualità che possono rappresentare la svolta del futuro”.
Il premio “Pino e Amilcare Mattei” è stato realizzato dal Consorzio Industriale del Lazio in stretta collaborazione con i comuni di Coreno Ausonio e Castelforte, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Unindustria, la cooperativa Cavatori di Coreno, Banca di Credito Cooperativo dell’Agro Pontino, il Gruppo Ecoliri, il gruppo Autoeuropa, la “Gpr Marmi” e “MarmiZola”.
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