ARCE – Conclusa nell’udienza del 23 maggio scorso la lunga e rinnovata fase dibattimentale con l’audizione di uno dei migliori amici, Marco Malnati, del brigadiere suicida Santino Tuzi, il processo d’appello per la scomparsa e l’omicidio di Serena Mollicone vivrà lunedì uno dei suoi momenti chiavi.
E’ attesa, infatti, la requisitoria dei tre Pubblici Ministeri che stanno rappresentando la pubblica accusa in questo dibattimento in cui sono imputati Franco, Marco e Annamaria Mottola e gli ex Carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. E’ certo che nell’udienza di lunedì intervengano con le loro specifiche richieste il procuratore generale Francesco Piantoni, il sostituto procuratore presso la Corte d’appello Deborah Landolfi ed il magistrato, ora trasferito presso la Corte d’appello di Napoli, Maria Beatrice Siravo che, contribuendo a riaprire le indagini del 2016, aveva rappresentato la Procura di Cassino nel processo di primo grado che il 15 luglio scorso si conclude con la sentenza di assoluzione per i cinque imputati.
E’ assai probabile che vengano riconfermate richieste di condanna formulate al termine del processo celebrato davanti la Corte d’Assise di Cassino. E, più precisamente, a 30 anni per Franco Mottola, a 24 per il figlio Marco, a 21 anni per la moglie Annamaria e a condanne più lievi per Suprano e Quatrale per ipotesi di reato, derubricate in omicidio colposo e favoreggiamento, beneficiare della prescrizione a 23 anni dalla tragica vicenda. Dopo la requisitori dei tre magistrati della pubblica accusa sono attesi i legali delle diverse parti civili.
I legali delle difese interverranno nell’udienza già prevista per il 24 giugno. Se non ci dovessero essere fatti nuovi, il 2 luglio sono previste le repliche e soprattutto la sentenza.