GAETA – Il misterioso silenzio dei revisori dei conti del comune di Gaeta e della segretaria comunale sulla mancata approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario dell’esercizio 2023. A stigmatizzarlo in un nuovo tentativo, il quarto, sono i consiglieri comunali di opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante sindaco) e Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di valore”. Arrivano, dopo le richieste “bellamente disattese” del 13 e 21 maggio e del 4 giugno sorsi, a considerare la mancata approvazione del rendiconto 2023 in consiglio (la Giunta l’ha adottato alla fine dello scorso maggio), “una vicenda sempre più enigmatica. Una serie di fatti accaduti negli ultimi due mesi rende difficile, ai Consiglieri Comunali tutti, averne conoscenza piena e trasparente, e dunque non consentono di esprimere un voto di consapevolezza e serenità”.
Inizialmente c’era stato un promemoria del Prefetto di Latina Maurizio Falco (ormai ex) ai Comuni della Provincia affinché ricordassero di adottare lo schema di Rendiconto in Consiglio Comunale entro il 30 aprile, come previsto dalla legge. Poi c’è stata la diffida Prefettizia per imporre al Comune di Gaeta (arrivata il 10 ma protocollata dopo tre giorni, il 13 maggio scorso) l’adozione in Consiglio Comunale del documento contabile “entro e non oltre i 20 giorni dalla notifica della stessa diffida, pena lo scioglimento del Consiglio Comunale”. I consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mirano sono sempre del parere come “quel termine, perentorio e, per come posto, inequivocabile, è scaduto il 2 giugno, ma di azioni conseguenziali del Prefetto ad oggi non c’è traccia”. C’è stata, nel frattempo, la “fuoriuscita di notizie” circa una ricognizione dei debiti fuori bilancio fatta dal Dirigente del Dipartimento “Riqualificazione Urbana” del Comune di Gaeta, Stefania Della Notte, che individuava in 4milioni e 750mila euro circa il monte dei debiti fuori bilancio. Salvo poi, a distanza di qualche giorno, inviare alla società che fino a qualche anno fa gestiva il servizio rifiuti di Gaeta (la Eco Car) una lettera di contestazione delle pretese (oltre 3 milioni di euro).
E non è finita. Si è aggiunto poi – perché piove sempre sul bagnato – il pignoramento del Conto Corrente del Comune di Gaeta per oltre 600 mila euro da parte di un concessionario demaniale che aveva notificato la sentenza a proprio favore al Comune di Gaeta, addirittura nel dicembre 2022 (!) “senza che nessun consigliere comunale – o almeno chi scrive – ne sapesse nulla”.
“Tutto questo ha imposto alla coscienza dei sottoscritti – aggiungo i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano – di chiedere reiteratamente ai Revisori dei Conti del Comune di Gaeta ed al Segretario Generale Patrizia Cinquanta chiarimenti su tutto questo. Le minoranze vogliono dare il loro contributo e non è un caso che la quarta lettera ai revisori contabili e alla segretaria generale del comune di Gaeta sia stata inviata alla vigilia della commissione bilancio che, convocata per mercoledì 12 giugno”, registrerà la partecipazione, in qualità di componenti, dei consiglieri Emiliano Scinicariello e Sabina Mitrano. Ma le minoranze progressista al comune di Gaeta voglio maturare “una piena consapevolezza circa il voto da esprimere il prossimo 20 giugno” quando si svolgerà il Consiglio Comunale per l’approvazione del Rendiconto di Gestione 2023. Ora si è aggiunta – come detto – una quarta richiesta di chiarimento ai revisori e all’avvocato Cinquanta “confidando in una risposta esaustiva e in tempi utili a capirne di più. In caso di un nuovo mancato riscontro, non potremo che trarne le debite conseguenze”.
Che sarà – secondo quanto trapela negli ambienti politico-amministrativi del comune di Gaeta – un inevitabile ricorso al Tar del Lazio.