FORMIA – Gli assenti valevano o avevano ragione quando …non ci sono più. Questa regola antica quanto il mondo si sta applicando in questi giorno presso il settore Lavori Pubblici del comune di Formia da quando, domenica pomeriggio, non ha più una guida politica in seguito alle annunciate dimissioni dell’assessora Eleonora Zangrillo. Che questo dell’esponente di Forza Italia sia stato un addio piuttosto che un arrivederci in relazione alla situazione di completa confusione e superficialità in cui diversa questo nevralgico settore del comune di Formia la conferma è arrivata, puntuale, dagli ultimi atti amministrativi per i quali si era prodigata l’assessora dimissionaria. Alcuni riguardano il completamento e la riqualificazione del campetto polivalente in via Emilio Sparagna.
Ne aveva fatto cenno il sindaco Gianluca Taddeo il 4 giugno quando, alla vigilia del voto europeo, accompagnato dal presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo, dall’assessore al bilancio Francesco Traversi e dalla consigliera comunale Renata Ranucci (della futura assessora dimissionaria Zangrillo neppure una traccia perché l’interessata aveva fatto sapere di essere “fuori città per motivi di lavoro” e sarebbe rientrata …24 ore), aveva presentato davanti ad una ventina di cittadini e ai dirigenti del centro socio culturale di Trivio la riqualificazione della principale piazza del paese, quella intitolata a Sant’Andrea Apostolo. In quelle ore sui social del comune il Sindaco aveva annunciato l’apertura del cantiere per la sistemazione del campetto polivalente definendolo “un luogo funzionale per l’intera comunità di Trivio” specificando come l’utilizzo dello stesso spazio “sarà regolamentato per garantire la migliore vivibilità del luogo”.
Sin qui tutto nella norma, nel senso che i lavori annunciati dal sindaco alla vigilia della riapertura delle urne europee avevano preso il via senza alcun atto deliberativo ufficiale e tantomeno di un’indicazione pubblica che ufficializzasse la gestione dell’affidamento, l’importo e i nomi dei tecnici coinvolti. E una ragione c’era. La determinazione del dirigente del settore Lavori Pubblici Giuseppe Viscogliosi, la numero 644, adottata in data 24 aprile 2024, è stata pubblicata dopo oltre 40 giorni, martedì 11 giugno in cui alcuni misteri, tipicamente triviesi, sono venuti a galla.
Il Comune di Formia si è accorto, dopo aver contratto un mutuo di 50mila euro tondi tondi con la Cassa Depositi e Prestiti, che l’impresa incaricata (per un importo complessivo di 30mila e 350,87 euro) per svolgere i lavori un anno e mezzo fa (con la determinazione dirigenziale numero 2312 del 29 dicembre 2022), la ditta “Nenna Antonio”, non aveva i requisiti per svolgere un intervento affidato con l’istituto dell’affidamento diretto e con il massimo del ribasso. Il motivo l’aveva “scoperto” il nuovo responsabile unico del procedimento, Emanuele D’Avino, secondo il quale la ditta incaricata (frettolosamente dal comune di Formia) non aveva i requisiti per esserlo. E’ basta una visura della Camera di commercio Latina Frosinone per capire che la ditta “Nenna Antonio” faceva e fa ben altro: è specializzata nella produzione artigianale di articoli metallici e di minuteria metallica e “dunque non in possesso dei requisiti necessari per l’esecuzione di opere edili ed impiantistiche”.
Trascorrono diversi mesi e solo il 15 marzo il Comune decide di trovare un sostituto e lo trova attraverso la piattaforma della Centrale unica di committenza “Riviera d’Ulisse”in un’impresa, la “Verde Idea di Fabrizio Filosa” che sul territorio è conosciuta soprattutto per interventi nel settore giardinaggio. La Giunta arriva alla conclusione che può realizzare i lavori di messa in sicurezza e adeguamento normativo del campetto di Trivio ma un ‘impercettibile modifica: un incremento del costo dell’opera per l’aumento di quello dei materiali.
Mercoledì mattina intanto i cittadini di Trivio hanno appreso finalmente, attraverso l’apposizione di una tardiva cartellonistica, il nome della ditta incaricata e di quelli dei tecnici coinvolti con una serie di grossolane sbavature per la fretta non sono balzate agli occhi dell’autore de cartello, di chi l’ha prodotto e realizzato e dell’addetto che materialmente l’ha affisso in via Sparagna.
Il sindaco Gianluca Taddeo ha voluto personalizzare il suo impegno per Trivio facendo inserire il suo nome nel rigo del committente (che è il comune di Formia e, sino a prova contraria , non è quello di Courmayer). Se andavano eventualmente inseriti i nomi del dirigente del settore o di quello del responsabile del procedimento, una svista – anzi due- sono state compiute quando è stato inserito il nome dell’assessore ai Lavori Pubblici Eleonorza Zangrillo (che da domenica sera è dimissionaria…chissà se chiederà una rettifica o la rimozione della sua identità) e l’identità del dirigente del settore è stata riportata male e a metà: due volte il nome di battesimo (Giuseppe) e della qualifica (architetto) e mai il cognome, Viscogliosi. Tutto nella norma il nome del bravo progettista incaricato , l’ingegner Claudio Severino Filosa (peraltro di Trivio) mentre il direttore dei lavori è il geometra Daniele Ottobre di cui i tanti Indiana Jones residenti a Formia sono ancora alla ricerca della determina di incarico.
In questo marasma di confusione e di errori da evidenziare con il matitone rosso e blu, Fratelli d’Italia gasato per il successo elettorale delle europee insegue la poltrona di assessore ai Lavori Pubblici sulla quale è stata seduta dall’ottobre 2021 Eleonora Zangrillo, tanto stanca quanto già oggetto, dopo soli tre giorni dal suo abbandono, di rimpianti. Anche da parte dei suoi più critici detrattori.
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