FORMIA – Sabato 15 e domenica 16 giugno 2024, nell’Area Archeologica di Caposele, a Vindicio, si terranno le Giornate Europee dell’Archeologia, su iniziativa dell’associazione di promozione sociale Sinus Formianus in collaborazione con il Comune di Formia, Arte e Mestieri-Amici del Golfo Aps e Museo del Fronte e della Memoria.
Storia – Appassionati di storia o semplici curiosi, in famiglia o da soli, con i ragazzi o con i nonni, tutti potranno venire a scoprire il patrimonio archeologico. I ragazzi potranno cimentarsi nello scavo simulato, gli adulti potranno fare visite guidate, ascoltare la storia delle monete, dei porti e delle ville marittime ed assaggiare piccole pietanze in una “taberna romana”.
Info – E’ possibile prenotare inviando un messaggio whatsapp al 349/5328280, indicando un cognome, il numero di persone e il giorno (sabato alle 17.00, alle 18.00 e alle 19.00 e domenica alle 10.00, alle 11.00 e alle 12.00).
L’Area Archeologica di Caposele – Un sito suggestivo. La gran parte dei resti visibili sono raccolti attorno ad uno spazio di impianto trapezoidale che misura circa 500 metri quadri e il cui perimetro è definito da quattro corpi di fabbrica connessi ad una ricca “domus suburbana” dietro ai quali è stato realizzato un anfiteatro capace di 300 posti a sedere che ospita spettacoli e manifestazioni
all’aperto. Il sito, risalente alla tarda età repubblicana (I secolo a.C.), è parte di un complesso residenziale più ampio che comprendeva anche i resti di Villa Rubino e quelli posti a ridosso del torrente Rialto. Il complesso presenta un grande cortile quadrato con trentadue ambienti, ancora da scavare, la maggior parte dei quali aprono verso la corte.
In tutta probabilità, si trattava di strutture annesse alla parte residenziale di una grande villa romana, che venivano adibite ad attività di trasformazione e deposito dei prodotti del territorio (vino, pesce essiccato, ecc.) Della parte residenziale posta al secondo piano sono sopravvissuti resti molto esigui. La parte a monte conteneva un ambiente decorato con pitture ed una dedica sacra, purtroppo degradato. La villa sopravvisse a lungo. Nel I secolo d.C. l’esterno fu arricchito con una grande vasca ornamentale e una discesa a mare in acciottolato. Su questi due avancorpi si sviluppò un’area verde.