CASSINO – Cresce l’attesa per l’epilogo, in programma nel tardo pomeriggio di venerdì, del processo scaturito dall’operazione “Welcome to Italy” con cui la Polizia e la Guardia di Finanza avrebbero svelato l’esistenza collaudata organizzazione che avrebbe gestito in maniera illegittima cospicui fondi pubblici destinati all’accoglienza dei cittadini immigrati sia nel cassinate che nelle province di Rieti, Isernia e Caserta. Venerdì si svolgerà l’ultima udienza di una dibattimento che sarà articolata in due fasi: nella prima ci saranno le repliche, nella seconda è prevista la sentenza che dovrà emettere il collegio penale formato dai giudici Marcopido, Falci Delitala e Tavolieri.
La camera di consiglio si preannuncia lunga alla luce dell’articolata requisitoria che formalizzò il 15 maggio scorso il rappresentante della pubblica accusa. Il sostituto procuratore Alfredo Mattei aveva chiesto settantuno anni e mezzo di carcere per 17 dei 23 imputati, quattro richieste di assoluzione per non aver commesso il fatto e sei richieste di non doversi procedere per l’’intervenuta prescrizione. Ma anche richieste di confisca per quasi 69 mila euro… Erano seguiti nelle udienze successive gli interventi dei legali di parte civili delle presunte parti lese – il comune di Atina ed il Ministero degli Interni – e soprattutto le arringhe dei legali degli imputati, il più conosciuto dei quali è l’ex sindaco di Cassino Bruno Scittarelli, difeso dall’avvocato Sandro Salera.