Gaeta / Ritardo approvazione rendiconto 2023, l’attacco delle minoranze

Gaeta Politica

GAETA – Cresce col passare dei giorni l’attesa per lo svolgimento del consiglio comunale di Gaeta per l’approvazione (dopo quasi cinquanta giorni dal termine ultimo previsto del Tuel) del rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 e aumenta il forcing delle minoranze di centro sinistra. Al quarto tentativo di richiesta di chiarimenti su questo imbarazzante ritardo normativo una risposta è arrivata dal collegio dei revisori dei conti del comune che peraltro non ha fatto altro che aumentare il disappunto dei consiglieri di opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante sindaco) e Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di valore).

Nel loro mirino è finito il presidente del consiglio comunale Davide Speringo, accusato da tempo ormai a svolgere un ruolo di passacarte piuttosto che di garanzia dell’intera assemblea civica. Questa invettiva politica è arrivata da parte dei tre esponenti di minoranza dopo la decisione del collegio dei revisori dei conti di rispondere ai dubbi di Scinicariello, De Angelis e Mitrano. Non l’hanno fatto, però, rispondendo direttamente ai diritti interessati – gli stessi firmatari di ben quattro lettere di delucidazioni – ma al presidente del consiglio comunale Davide Speringo e alla segretaria generale Patrizia Cinquanta perché “soltanto a loro, a sensi dell’articolo 239 del decreto legislativo 267/2000, dobbiamo prestare collaborazione”.

Questa presa di posizione dei revisori dei conti Antonio Ruggieri (che del collegio contabile è il presidente), Sandro Calvani ed Enrico Pacetti ha indispettito non poco i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano che, biasimando ormai il ruolo di passacarte costretto a svolgere il presidente Speringo, hanno fatto rilevare come dell’organo consiliare” a cui vogliono prestare collaborazione i tre revisori dei conti del comune di Gaeta, “facciamo parte, sino a prova contraria, anche noi… Purtroppo qualcuno ha abdicato al ruolo di garante dell’intero consiglio comunale preferendo esserlo di una sola parte”.

Di certo l’insoddisfacente risposta fornita alle minoranze dai tre revisori dei conti attraverso il presidente d’aula Speringo e la segretaria comunale Cinquanta potrebbe arricchire la documentazione che le minoranze stanno raccogliendo per presentare al Tar il ricorso contro la convocazione del consiglio comunale sul rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 al 20 giugno 2024. I conti, o meglio le date, sono saltati – a dire delle minoranze – in considerazione del fatto che la diffida del Prefetto di Latina Falco arrivata al comune di Gaeta il 10 maggio ma protocollata dopo tre giorni, il 13 maggio scorso, imponeva, peno lo scioglimento del consiglio comunale, l’approvazione del rendiconto 2023 “entro e non oltre i 20 giorni dalla notifica della stessa diffida”.

E per i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano questo termine, inequivocabile, è scaduto il 2 giugno. Si è aggiunto poi il pignoramento del Conto Corrente del Comune di Gaeta per oltre 600 mila euro da parte di un concessionario demaniale che aveva notificato la sentenza contro il comune di Gaeta, addirittura nel dicembre 2022 (!) “senza che nessun consigliere comunale – o almeno chi scrive – ne sapesse nulla”. “Tutto questo ha imposto alla coscienza dei sottoscritti – avevano aggiungo i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano – di chiedere reiteratamente ai Revisori dei Conti del Comune di Gaeta ed al Segretario generale Patrizia Cinquanta chiarimenti su tutto questo. La tanto reclamizzata “risposta esaustiva” è arrivata e ora non potremmo che trarne le debite conseguenze”.

“Estensione della proroga, il caso”

Che il comune di Gaeta sia sempre più un innovativo laboratorio artigianale e sui generis di diritto amministrativo la riprova è il contenuto della eterminazione Dirigenziale numero 618 del 3 giugno scorso con cui la responsabile della responsabile del dipartimento “Riqualificazione Urbana” del comune, Stefania Della Notte, ha indetto una nuova gara per la manutenzione del verde pubblico (per la durata di 30 mesi) e possibilità di proroga per ulteriori 6. Per i consiglieri d’opposizione Scinicariello, De Angelis e Mitrano “la prima stranezza amministrativa” che emerge da questa determina dell’architetto Della Notte è l’assenza di una volontà politica ad espletare un servizio pubblico per la durata di ben tre anni.

“Non c’è traccia di una delibera di Consiglio Comunale, come sempre accade in queste circostanze, ma neanche una delibera di Giunta… nulla! -.hanno evidenziato i tre rappresentanti di minoranza – Gli uffici decidono che “un altro milioncino e rotti” verrà affidato senza che la politica abbia deciso alcunché, se non una variazione di bilancio con Delibera di Giunta. Appare fuori luogo il richiamo al piano triennale acquisti forniture e servizi 2024/2026 che, si legge nella determinazione Dirigenziale numero 618, dovrà essere aggiornato con successivo atto. In realtà quel piano triennale non richiama minimamente il servizio di manutenzione del verde, dunque non è semplicemente da aggiornare “con successivo atto”, ma da votare nuovamente”. Sotto la lente d’ingrandimento dei tre consiglieri di opposizione è finita la determinazione dirigenziale numero 619, ‘figlia” della precedente e riguardante sempre il servizio di manutenzione del verde pubblico.

La gara relativa era stata indetta nel dicembre 2019 con una durata di 30 mesi con la possibilità di proroga di ulteriori 6. Quest’ultima è scaduta il 31 maggio 2024 e che fa la dirigente Della Notte? Non potendo cacofonicamente utilizzare il termine “proroga della proroga” ne ha coniato un altro, quello “estensione della proroga tecnica”, affidando il servizio all’attuale gestore- la ditta “Aumenta Antonio” – per ulteriori 5 mesi “e comunque fino all’aggiudicazione definitiva di cui alla procedura di gara”, quella di cui alla determinazione dirigenziale 618. “Insomma, c’è da un lato una politica completamente assente – ancora una volta vanno fatti grandi complimenti (affermazione evidentemente ironica) all’assessore Santoro, che si vede scadere sotto il naso un servizio senza aver minimamente pensato a pianificarne la sostituzione o il rinnovo – e dall’altro – concludono i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano – l’utilizzo di strumenti “innovativi” della pubblica amministrazione, come quello “dell’estensione della proroga tecnica”, e contestualmente l’indizione di una gara senza che la politica abbia dato alcun indirizzo, richiamando l’aggiornamento di un piano triennale acquisti forniture e servizi che semplicemente il servizio di manutenzione del verde non lo cita nemmeno. E va bene, a Gaeta si può. Tutto.”