FORMIA – Una processione religiosa o una festa politica di ringraziamento? Forse un po’ dell’una e un po’ dell’altra con il calendario al centro che si è rivelato un fedele e fortunoso alleato. Per il secondo anno consecutivo il pellegrinaggio di San Michele Arcangelo nell’antichissimo ed omonimo eremo ai 1272 metri sul livello del mare di Monte Redentore ha permesso alla politica formiana di intrufolarsi in maniera ancora più plateale rispetto al passato per essere protagonista in quello che è sempre stato un momento di genuina ed intensa devozione popolare. Se in occasione del pellegrinaggio del giugno 2023 – la statua di uno dei tre arcangeli tornerà nella frazione di Maranola nell’ultima domenica di settembre alla vigilia della ricorrenza religiosa del 29 settembre – la ‘special guest’ era stato il sempre sorridente e aitante neo consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano, domenica mattina i riflettori e gli occhi di tanti maranolesi (e non) sono stati tutti per lui, il riconfermato parlamentare europeo (anch’egli di Forza Italia) Salvatore De Meo.
Non si avevano tracce pubbliche circa la partecipazione negli anni scorsi dell’ex sindaco di Fondi a questo incontro a metà tra tradizione e fede. Domenica di buon mattino il rieletto deputato europeo era al fianco del sindaco di Formia Gianluca Taddeo, dell’ex presidente del Consorzio industriale del sud pontino Salvatore Forte, dei consiglieri comunali (naturalmente di Forza Itali) Tania Forte, Caterina Nocella e Luca De Meo per rendere omaggio a San Michele. De Meo è tornato a Maranola ad un mese dall’inizio della sua campagne elettorale e domenica, complice la programmata processione di inizio estate, ha voluto ringraziare, dopo il voto europeo, un’affezionata comunità di cui il riconfermato parlamentare europeo (e la sua famiglia) sono originari anche se naturalizzati fondani per via del lavoro nel settore della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.
Anche quest’anno il comitato organizzatore di questo pellegrinaggio – i componenti sono la gran parte giovani – e le gerarchie ecclesiastiche locali hanno permesso che la politica si prendesse di nuovo il proscenio…finanche nel piazzale antistante l’Eremo dove è stata celebrata la Santa Messa e laddove – secondo la leggenda – San Michele aveva trovato una sistemazione stanco di sentire bestemmiare gli invasori saraceni. E gli obiettivi da centrare sono stati la presentazione dell’illustre ospite originario di Maranola ma trapiantato (come detto) a Fondi, ma anche per proseguire l’infinita campagna elettorale per la quale il sindaco Taddeo offre sempre (e da sempre) il meglio di sé.
Il tempo di consegnare una targa ricordo al parroco di Trivio ma maranolese di fatto Monsignor Giuseppe Sparagna per il suo recente 80° compleanno che l’epilogo del pellegrinaggio si è trasformato in un nuovo festival degli annunci. Ad innescare la miccia verbale ci ha pensato il parroco gaetano di Maranola, don Gennaro Petruccelli. Il fratello dell’ex assessore (anch’egli di Forza Italia) ai Lavori Pubblici della Giunta Leccese, Simone, avrebbe gradito che il comune di Formia non si riducesse alla giornata di sabato, 24 ore prima della processione, per bonificare e pulire gli argini della via della Montagna che collega la frazione di Maranola al quadrivio in località “Valle del Gegne”.
In attesa di sapere se questo intervento “last minute” realizzato con frese meccaniche sia stato o meno autorizzato nel tratto di sua competenza dall’ente parco regionale dei Monti Aurunci (unitamente allo scoppio di petardi nella sovrastante “Fossa di Sola” in una zona destinata alla nidificazione di uccelli protetti), il sindaco Taddeo ha risposto per le rime al parroco di Maranola rilanciando semplicemente un principio: gli interventi realizzati in extremis con il supporto del personale della Futuro Rifiuti zero e quelli in itinere per il rifacimento di una strada utilizzata al giorno da migliaia di residenti e turisti fanno parte della sua agenda amministrativa. Punto.
Si tratta di interventi che vanno realizzati e non perché qualcuno li suggerisce…. L’altare allestito nel piazzale del Santuario di San Michele si è rivelato ancor di più un ring verbale quando il coraggioso don Petruccelli, replicando al capo dell’amministrazione comunale, ha chiesto di attendere realizzati gli interventi promessi con una battuta a metà tra strada tra l’ultimatum ed una battuta in tema: “Speriamo (non) ci sia l’occasione di portare San Michele fuori la porta del Municipio”.
Il pellegrinaggio di San Michele in passato, anche se si svolgeva una settimana dopo le elezioni europee, era ben altro: i laici facevano i laici, i sacerdoti (più o meno impegnati politicamente) insegnavano ai bambini ad imparare l’inno musicale inneggiante all’Arcangelo dominante con la spada sul peccato Satana e la politica, se intendeva partecipare, era costretta a farlo in maniera defilata, quasi anonima.
E invece per il sindaco Taddeo è stato “un vero piacere tornare presso l’eremo di San Michele Arcangelo, luogo pregno di spiritualità. Ringrazio chi, con devozione ed animo pio, ci ha accompagnato lungo l’incantevole cammino, fino al nostro bellissimo monte del Redentore che offre una vista mozzafiato sull’azzurro del nostro mare. Il Redentore e l’eremo di San Michele sono luoghi simbolo della nostra Città, siti da vivere ma anche da preservare nella loro autenticità. Domenica si è ripetuto un appuntamento di antica data che, oltre al suo significato propriamente spirituale, nel tempo ha assunto anche una valenza storico-culturale ed anche ambientale…. Giornate come queste ci sono di aiuto per fortificare sia il nostro spirito religioso sia il nostro interesse per l’ambiente e per la natura. La valorizzazione del patrimonio naturalistico e montano sono temi a cui la nostra amministrazione crede fortemente e su cui sta focalizzando l’attenzione – anche in sinergia con altri enti – sia attuando interventi per garantire l’accesso e la percorribilità dei sentieri in condizioni di massima sicurezza, sia per preservare l’ecosistema e le biodiversità presenti in questi luoghi”.
Evviva San Michele e, se puoi, difendici con la tua spada affilata da ogni male…
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