LATINA – Nei giorni scorsi 6 piccoli comuni – tutti sotto i 15mila abitanti – dell’entroterra pontino sono stati chiamati a votare per il rinnovo del Consiglio comunale, rispettivamente, Maenza, Monte San Biagio, Prossedi, Rocca Massima, Sermoneta e Spigno Saturnia.
Ma ora che i risultati sono stati resi noti, una domanda sorge spontanea: qual è la verità delle urne, dati alla mano? La prima riguarda l’affluenza: un trend in calo anche per le amministrative. La media, infatti, è del 75,49% e una forchetta che varia dal 61,8% di Spigno Saturnia – dove si è registrata quella più bassa – all’82,4% di Rocca Massima – che, nonostante con i suoi 921 abitanti fosse in assoluto il più piccolo comune chiamato al voto, è stato quello con l’affluenza più alta.-
Il secondo dato importante emerge dall’orientamento politico dei sindaci risultati vincenti: quattro su sei, infatti, appartengono all’area di Fratelli d’Italia. Rispettivamente, Mario Lucarelli a Rocca Massima, Angelo Pincivero a Prossedi, Loreto Polidoro a Maenza e Marco Vento a Spigno Saturnia. Senza contare che il bis della Giovannoli a Sermoneta è stato possibile grazie al sostegno dei candidati di Fdi, come ha tenuto a sottolineare il senatore Nicola Calandrini.
Tra il “vento” del cambiamento e tante riconferme
In ultimo, ma non in ordine di importanza, un dato fondamentale arriva dalle vittorie: alcune delle quali assolutamente non scontate, altre sul filo del rasoio, una su tutte assolutamente schiacciante.
In particolare, a Prossedi convince e stravince Angelo Pincivero che rasenta quasi il 90% dei consensi. A Maenza, invece, un decennio da sindaco alle spalle non è bastato a Claudio Sperduti, che deve “cedere” lo scranno a Loreto Polidoro che conquista il 55,50% delle preferenze.
Come Maenza anche Spigno Saturnia, dove Marco Vento diventa il sindaco del cambiamento con il suo 53%, sconfiggendo l’uscente Salvatore Vento e Williams Di Cesare. Vittoria sul filo del rasoio, invece, a Monte San Biagio, dove Federico Carnevale firma il suo terzo mandato consecutivo – reso possibile dal nuovo decreto legge – con il 55,43% delle preferenze, contro il 44,6% registrato dalla sua unica avversaria, Ermanna Casale.
Infine, due riconferme a Rocca Massima e a Sermoneta, dove, Giuseppina Giovannoli inaugura il bis – suo quarto mandato totale – confermando il trend del 2019: è passata dal 48,99% al 49,99%.