Latina / “Ancora senza centri estivi per bambini disabili. Amministrazione in grave ritardo”, la denuncia del Pd

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LATINA – “Raccogliamo le preoccupazioni di famiglie e sindacati per la mancata apertura delle colonie estive per bambine e bambini con disabilità. Siamo a fine giugno ed è tutto ancora fermo perché il Comune non ha comunicato quali e quante risorse ci sono per la copertura del servizio. La questione va subito approfondita nelle sedi preposte, per verificare le responsabilità dell’amministrazione visti i disagi che sta causando, non solo alle famiglie, ma anche agli operatori”. Lo dice il gruppo consiliare del Partito democratico chiedendo una convocazione urgente della commissione Servizi sociali.

Dopo la denuncia delle sigle sindacali, anche i consiglieri Valeria Campagna, Daniela Fiore e Leonardo Majocchi intervengono nel merito. “Il problema – spiegano – ci è stato segnalato da molti utenti e operatori comprensibilmente allarmati. C’è a rischio la continuità educativa di sostegno alle famiglie, garantita nei mesi tra giugno e settembre in cui sono chiuse le scuole attraverso il servizio di integrazione scolastica. Al danno a una fascia di popolazione più fragile si aggiunge quello agli operatori specializzati, che rischiano di restare a casa senza percepire stipendio fino alla riapertura delle scuole”.

Nella commissione richiesta al presidente Catani i consiglieri contano di verificare se nell’ambito dei centri estivi è stato inserito il servizio di integrazione scolastica con annessi operatori specializzati per l’assistenza ai bambini diversamente abili, compresi quelli con disturbo dello spettro autistico. “Controlleremo inoltre – sottolineano – se e quali rimborsi sono previsti per le famiglie con redditi più bassi e i contributi a copertura dei costi per gli operatori”.

Attenzione anche sul capitolato d’appalto: «Terremo d’occhio la fase di riaffidamento del servizio affinché si considerino tutte le tutele dovute a utenti e lavoratori per non ritrovarci in una situazione simile la prossima estate”.

E concludono: “Ci auguriamo che l’amministrazione recuperi le risorse utili all’erogazione di questo fondamentale servizio, anche attraverso una variazione di bilancio laddove necessaria. Resta tuttavia il danno arrecato alle famiglie e agli operatori, dovuto a una ripartenza eventuale a stagione inoltrata e a precise responsabilità politiche”