Latina / Morte Bracciante Satnam Singh: il lutto cittadino, le manifestazioni in piazza, ancora cordoglio della politica

Attualità Città Latina

LATINA – E’ un’eco inarrestabile quella che si propaga attorno alla tragedia che ha coinvolto il bracciante agricolo 31enne di origini indiane, Satnam Singh, vittima di un incidente sul lavoro e abbandonato in condizioni gravissime davanti alla sua abitazione. Nonostante il trasferimento in eliambulanza all’ospedale “San Camillo” di Roma la sua vita terrena è cessata, scatenando tristezza e rabbia, oltre che – ovviamente  – un’indagini della locale Procura e un’ondata di reazione dal mondo politico e sindacale. A farsi carico delle spese del funerale sarà la Regione Lazio, così come lo stesso governatore Francesco Rocca ha annunciato in una nota, mentre la sindaca Matilde Celentano ha appena resa pubblica la volontà di indire il lutto cittadino nel giorno delle esequie, per la quale emetterà un’ordinanza non appena avverrà la restituzione della salma da parte delle autorità giudiziaria alla famiglia del giovane.

Inoltre la Sindaca di Latina ha anche raccontato che in queste ore si è attivata una gara di solidarietà tra cittadini “sconvolti per l’accaduto”,  che intendono “sostenere iniziative benefiche in favore della famiglia di Satnam Singh”, e che l’ Amministrazione comunale del capoluogo parteciperà alla manifestazione indetta dalla Comunità indiana del Lazio contro lo sfruttamento della manodopera che avrà luogo davanti alla Prefettura, martedì 25 giugno. 

Si tratta della manifestazione annunciata dal presidente della Comunità Gurmukh Singh a conclusione della quale è stata annunciata la consegna di una lettera-denuncia al Prefetto di Latina. In realtà un’altra manifestazione è stata annunciata già per  sabato 22 giugno, alle 17, in piazza della Libertà a Latina, dalla CGIL in concomitanza con lo sciopero proclamato nel settore agricolo, alla quale parteciperà anche la Federazione provinciale del Partito Democratico.

“Una manifestazione per chiedere dignità, legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché misure più efficaci e continuative di contrasto al caporalato e a ogni forma di schiavitù” – afferma il segretario provinciale Omar Sarubbo annunciando l’adesione del partito all’iniziativa “per fare luce sull’attuazione e il finanziamento delle leggi nazionale e regionale in materia di contrasto al caporalato, il PD si è subito attivato con i propri rappresentanti in Regione e in Parlamento”.

«Su richiesta della Federazione provinciale – spiega Sarubbo – è stata presentata una mozione dal consigliere regionale Salvatore La Penna con cui chiediamo conto del finanziamento e dell’attuazione della L.R. 18/2019 “Disposizioni per contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”. Il deputato Matteo Orfini, insieme ad AVS, ha trasmesso alla Camera una richiesta di informativa rivolta alla ministra Calderone circa l’applicazione della normativa vigente in materia di contrasto al caporalato».

Non è tardata ad arrivare anche la ferma condanna all’accaduto di Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, che in una nota esprime il  cordoglio per un episodio che descrive “disumano, terribile”, che  – in quanto Confederazione  –  condannano “senza ‘se’ e senza ‘ma’, e su cui auspichiamo le istituzioni competenti possano fare immediata chiarezza”. 

“Il settore agricolo, purtroppo, vive anche di sacche preoccupanti, dove il caporalato è indiscusso protagonista, eppure lo stato continua ad essere assente e il governo totalmente immobile” – afferma Tiso – “Sollecitiamo le istituzioni, in particolare l’ispettorato del lavoro, ad uscire dagli uffici e ad aumentare i controlli sul territorio: siamo sicuri che, se si volesse davvero affrontare e sconfiggere il caporalato, non ci troveremmo ogni due, tre mesi, a parlare di tragedie come quelle di Cisterna di Latina. In questo contesto, ci auguriamo che la morte del povero Satnam non sia “solo” un dramma ma anche un monito per la nostra società a lavorare davvero per la completa sicurezza nei luoghi di lavoro e per il definitivo contrasto al caporalato in Italia. Basta morti bianche, basta sfruttamento, basta illegalità”.

Ed ancora commenta il tragico accadimento anche il mondo della politica.  “Una vicenda disumana, che colpisce e indigna ma che deve essere da monito a tutte le istituzioni per eliminare ogni forma di sfruttamento e lavoro irregolare, garantendo al contempo percorsi più efficaci di incentivazione e inquadramento dei flussi migratori regolari” – ha scritto in una nota l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, in merito alla tragica vicenda del lavoratore agricolo deceduto al Latina a seguito di un incidente sui campi.

Ed ha aggiunto: “È importante che attorno a questa vicenda sia subito scattata la ferma condanna e indignazione collettiva, insieme alla concreta presa di posizione delle istituzioni locali e nazionali. Tragedie come quella di Latina sono inammissibili, tanto più che il bracciante tragicamente deceduto è esponente di quella comunità indiana, a cui va la mia solidarietà, che soprattutto nella provincia di Latina, è esempio virtuoso di una integrazione tra imprese e lavoratori stranieri che ha contribuito al rilevante sviluppo del fiorente settore agroalimentare”. 

“Non si può lasciare per strada un essere umano, con un braccio mozzato poggiato su una cassetta della frutta. Quasi fosse un rifiuto di cui liberarsi. Una fine tragica e che non può rimanere impunita. Il trattamento riservato a quest’uomo è inaccettabile per un Paese civile come il nostro. Condanno fermamente l’accaduto e faccio anche mie per quanto di mia competenza le iniziative che verranno intraprese a tutti i livelli istituzionali nella lotta al caporalato e per la sicurezza dei lavoratori di ogni comparto produttivo” – sono le parole di  Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.