Attualità

Gaeta / Concessioni balneari e linee guida, Assemblea popolare: “colpo ai diritti lavoratori stagionali”

GAETA – Il rinnovo delle concessioni balneari con le sue nuove linee guida introdotte dalla deliberazione di giunta n°143 del 19 giugno, a Gaeta, scatenano l’attacco da parte dell’Assemblea Popolare “Difendi Gaeta” che considerano il provvedimento “un grave passo indietro nella tutela dei diritti dei lavoratori stagionali, già esposti a condizioni di lavoro precarie e sfruttamento”.

Questo accadrebbe perché – secondo quanto eccepito da Difendi Gaeta  “le nuove linee guida assegnano punteggi ai partecipanti al bando basandosi su vari criteri, tra cui quello che garantisce gli attuali concessionari. In particolare, viene favorito chi detiene la concessione da almeno cinque anni e dichiara di non avere altre fonti di reddito. Questa clausola, che apparentemente sembra giusta, viene sistematicamente aggirata attraverso l’intestazione di proprietà ad altri membri della famiglia, come i nipoti, permettendo ai concessionari di mantenere il controllo delle spiagge senza migliorare le condizioni lavorative”.

Inoltre altro dito puntato a ciò che l’Assemblea popolare di Gaeta più di tutto ritiene inaccettabile, vale a dire “che tra i criteri di assegnazione non vi sia alcuna voce che riguardi la ricaduta occupazionale o il rispetto della dignità dei lavoratori stagionali, indipendentemente da chi sia il concessionario. È imperativo che le politiche locali includano misure per assicurare condizioni di lavoro giuste e dignitose per tutti i lavoratori, specialmente per coloro che sono fondamentali per l’industria turistica estiva della nostra città”.

Per questo “Difendi Gaeta” chiede con forza che la delibera venga rivista e modificata per includere criteri che valorizzino non solo l’esperienza e l’anzianità dei concessionari, ma soprattutto il loro impegno nel garantire condizioni di lavoro rispettose dei diritti dei lavoratori. “È necessario premiare coloro che offrono contratti regolari, salari equi e condizioni di lavoro sicure e dignitose” – spiega.

Share