TERRACINA – È stato approvato all’unanimità in Consiglio Comunale il Regolamento che disciplina l’accesso e l’erogazione dell’assistenza socio-economica per le persone e le famiglie in stato di bisogno. Uno strumento che, come illustrato in Aula dall’Assessora ai Servizi Sociali Sara Norcia, favorisce il processo di responsabilizzazione, di autonomia e di integrazione sociale della persona e del nucleo familiare. L’ultimo regolamento per la concessione di contributi economici a privati era stato approvato con deliberazione di Consiglio Comunale del 28 marzo 2001, un documento ormai vecchio e non funzionale considerato tra l’altro che prevedeva calcoli e forme da applicare, e il valore dei contributi in lire.
Il documento attuale è stato elaborato con parametri discrezionali ma logici, frutto di un percorso che prevede una fase di studio preliminare da parte del settore servizi sociali, e una rielaborazione efficace dei dati e del disagio a disposizione dello stesso. I beneficiari sono cittadini residenti nel comune di Terracina da almeno 18 mesi, ma la possibilità di accedere ai contributi, in caso di interventi indifferibili e urgenti, è estesa anche alle persone occasionalmente presenti o temporaneamente dimoranti sul territorio comunale.
L’ISEE inferiore alla soglia di 8000 euro è introdotto come parametro per l’attribuzione dei benefici e altri valori riferiti al patrimonio mobiliare e immobiliare, mentre in precedenza i benefici erano attribuiti in base al reddito che doveva corrispondere all’importo massimo della pensione sociale, aggiornato annualmente in base agli aumenti pensionistici, e altri criteri di valutazione. Il reddito in precedenza preso in considerazione, inoltre, inglobava anche altre misure di sostegno sociale introdotte con interventi normativi successivi che, invece, il nuovo regolamento non considera ai fini della determinazione dell’importo del parametro economico.
L’aiuto economico sarà riconosciuto in sede di presa in carico, previa valutazione dei requisiti di accesso nonché adesione a un progetto d’aiuto condiviso. Nel regolamento vengono definite tre tipologie di intervento:
1. Interventi economici occasionali: includono spese indispensabili per la gestione della casa, quali affitto, bollette (ad esclusione di quelle telefoniche); spese per generi alimentari essenziali; spese per garantire il trasporto, anche e prioritariamente con mezzi pubblici, sul luogo di lavoro, formazione e cura. L’intervento economico non può superare l’importo massimo di € 1.000,00 e può essere erogato solo una volta nel corso dell’anno.
2. Interventi economici su progetto: consistono in prestazioni economiche per supportare persone e/o nuclei familiari in situazione di fragilità, disagio e di non autonomia, con complessità e problematicità tali da non permettere di prevedere una soluzione di breve periodo e richiedere un rapporto continuativo con l’assistenza sociale, ai fini della predisposizione di un progetto sociale personalizzato che può prevedere interventi economici ripetuti e/o continuativi, di importi complessivi superiori al primo punto.
3. Contributi economici d’urgenza: consistono in prestazioni economiche per fronteggiare situazioni contingenti di grave disagio che richiedono misure indifferibili ed urgenti.
Sono fatti salvi ed esclusi dal regolamento tutte le forme di contributi economici e sussidi socioassistenziali previste e regolamentate da specifiche disposizioni di leggi nazionale e/o regionale o da delibere di consiglio e/o giunta dell’Ente o da atti degli organi di direzione del distretto socio-sanitario.
«Sono estremamente soddisfatta che il Regolamento sia stato approvato all’unanimità dall’Aula Consiliare. Un documento necessario per andare incontro alle difficoltà che le famiglie vivono e che hanno prodotto l’affacciarsi ai Servizi sociali di nuove vulnerabilità, inaspettate e sconosciute, aggravando le generali condizioni economiche e richiedendo quindi nuove politiche di sostegno. Un progetto che prevede l’istituzione di un ulteriore nuovo capitolo di bilancio in entrata, che al momento parte da 25.000 per il 2024, e quindi per i prossimi sei mesi. Voglio ringraziare il Settore Servizi Sociali per la collaborazione, la professionalità e la tempestività con cui portano avanti, attraverso l’ascolto dell’utenza e la valutazione dei bisogni, le richieste dell’amministrazione e quelle dei cittadini», ha dichiarato l’Assessora ai Servizi Sociali Sara Norcia.
«Un passo avanti fondamentale e imprescindibile che fornisce regole certe, sicure e soprattutto aggiornate. Questo nuovo regolamento stabilisce con chiarezza e trasparenza l’iter che il cittadino deve seguire per presentare la richiesta di contributo. Un dovere per la nostra Amministrazione essere accanto ai fragili nel modo migliore e più concreto attuabile, anche attraverso percorsi personalizzati. L’obiettivo è di contenere la condizione di disagio, ma anche favorire per quanto possibile, una condizione di maggiore autonomia e una migliore qualità di vita», ha dichiarato il Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti.