MINTURNO – “Buonasera Nicola” e “scusami per l’ora”. Inizia così la garbata, elegante ma dura lettera con cui l’ex candidato a sindaco al comune di Minturno, l’avvocato Pino D’Amici, lascia la guida di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale per tornare a rappresentare la lista, “Minturno Domani”, con cui aveva cominciato a fare politica qualche anno fa e aveva tentato di diventare sindaco alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021. L’avvocato D’Amici prima di prendere carta e penna e comunicare la sua decisione al coordinatore provinciale di Fdi, Senatore Nicola Calandrini, ha atteso qualche ora affinché arrivasse qualche segnale o una telefonata dai vertici provinciali del partito per capire cosa stesse accadendo dopo le nostre confermate anticipazioni.
L’avvocato D’Amici sperava tanto nell’arrivo di “almeno una telefonata” al fine di un chiarimento sulle astiose polemiche rinvigorite dal voto europeo sulla situazione di stallo in cui versa il partito dopo la decisione del partito di sospendere nel 2022 tutti gli organismi dirigenti interni.
“Non lascio Fratelli d’Italia perché questo era e resta il mio partito. Ma non posso accettare questa situazione di stallo e questi atteggiamenti puerili che – lo precisa nella lettera di dimissioni inviata al coordinatore provinciale di Fdi – connotano condotte di alcuni che amano solo stare in vetrina e sono alla ricerca di una sistemazione personale. Questo modo di fare non mi appartiene e mi ripugna – è un altro affondo senza sconti dell’avvocato di Scauri – Sono un professionista serio e affermato, non tollero certi giochetti e non mi piace essere accomunato a certi ‘istrioni da palcoscenico’ “.
“È oltre un anno che siamo privi di coordinatore il che significa che questa situazione piace al partito che non ha sentito neanche la necessità di nominare un commissario. Questo partito, se gestito bene, potrebbe – rincara la dose D’Amici- ambire a prendere 3500/4000 voti solo a Minturno (il risultato elettorale alle comunali di circa tre anni fa è stato un segnale chiaro ), ma questo non interessa a nessuno. Non è una questione personale, ma una questione di rispetto” – termina la lettera al Senatore Calandrini.
Se Fratelli d’Italia rimane in Consiglio un gruppo rappresentato dal solo Francesco La Rocca, non si è fatta attendere la presa di posizione del coordinatore comunale “autosospesosi” Vincenzo Fedele: “Come ho detto più volte, in politica la visione diversa può essere una forza a condizione che non si trasformi mai in offese personali e attacchi alla persona. In questo caso, nonostante le belle parole di facciata, ne ho subite talmente tante, tutte documentate ovviamente, che volendo ci sarebbe da potersi rivolgere a chi di dovere. Ma io sono e rimango una persona corretta e non ho intenzione di fomentare queste divisioni, una cosa è certa però: con loro il percorso politico e personale è chiuso definitivamente…e non certo per visioni politiche diverse che come detto rappresentano per me un elemento di forza”.
Chi vivrà, dunque, vedrà..