Ponza / Arresto D’Amico: approfondimenti investigativi in corso, l’Amministrazione comunale si riorganizza

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PONZA – “La vicenda necessita di approfondimenti investigativi perché al momento non è chiaro con chi l’indagato avrebbe dovuto relazionare per consentire all’impresa “Nomentano Garden” di Roma ottenere dal comune di Ponza l’affidamento diretto dell’appalto straordinario per la manutenzione del verde”. A scriverlo è il Gip del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce nella parte conclusiva dell’ordinanza cautelare ai domiciliari – lunga 12 pagine – che lo stesso magistrato lunedì ha convalidato nei confronti di Danilo D’Amico, il 33enne ex consigliere comunale di Ponza arrestato venerdì scorso in flagranza di reato mentre intascava dall’imprenditore romano Tiziano Giangiulio una busta contenente 5000 euro in contante. E’ stato lo stesso Gip Di Croce a definire tutt’altro che conclusa l‘indagine che aveva subito un’accelerazione improvvisa con la presentazione di un esposto della ditta romana alla Procura di Cassino in cui D’Amico, in cui chiedendo la consegna di 5000 euro in contante, avrebbe garantito il suo impegno perché la società romana beneficiasse dell’incarico diretto per la manutenzione straordinaria del verde pubblico sulla principale isola pontina dopo che la stessa era stata esclusa da una prima licitazione pubblica effettuata sul piattaforma del Mepa.

Il legale dell’ex consigliere e delegato ai lavori pubblici del comune di Ponza, l’avvocato Mario Romanzi, ha escluso di impugnare al Riesame l’ordinanza cautelare ai domiciliari convalidata dal Gip Di Croce. Al magistrato presenterà invece una istanza di revoca del provvedimento cautelare. Dovrà essere corredata dalla delibera di consiglio comunale di Ponza che, convocato per venerdì 28 giugno per l’approvazione del piano economico finanziario sulle tariffe della Tari del comune, dovrà surrogare il dimissionario Danilo D’Amico con il primo dei non eletti alle amministrative del giugno 2022.

Intanto continua a tenere banco l’altra grande vicenda politico-amministrativa, quella legata alle dimissioni dell’assessore all’urbanistica Giuseppe Mazzella, “U’ Pizzaiuolo”, che, dopo essersi dimesso qualche mese fa dall’incarico di vice sindaco, ha ufficializzato finanche la decisione di passare all’opposizione.

La maggioranza “Cambiamo il vento” ora ha deciso di stringersi attorno al sindaco di Ponza Franco Ambrosino a due anni esatti dalla sua elezione: “Senza alcuna meraviglia abbiamo accolto le dimissioni dell’assessore Mazzella e analizzato le ragioni di questa decisione. È evidente che i rapporti da circa un anno si erano già incrinati e ciò fin da quando questa Amministrazione ha creduto di dover dichiarare il pre-dissesto delle casse comunali. Da quel momento – fanno sapere in un documento i consiglieri di maggioranza – sono iniziati gli attacchi alla nostra amministrazione, affinché la stessa non portasse a compimento questa iniziativa. L’(ex) assessore Mazzella è stato il “portabandiera”, non possiamo dimenticare il suo voto contrario in Consiglio Comunale sul piano di riequilibrio finanziario, procedura a cui l’Ente è stato costretto a ricorrere per la valanga di debiti lasciati dalla precedente amministrazione, la stessa di cui il Mazzella era non solo il Vicesindaco ma soprattutto lo “sponsor” dell’ex segretario generale, responsabile di tutti i servizi del Comune di Ponza a cominciare dal servizio finanziario. Debito che è stato certificato essere di oltre 14 milioni di euro. Ebbene nonostante ciò l’intera compagine amministrativa decise di offrigli una nuova possibilità di redenzione perdonandolo di quel gesto di poca fiducia verso un atto politico amministrativo importante e dove tutti gli altri consiglieri di maggioranza si assunsero la responsabilità di approvarlo, nonostante il parere contrario del Revisore dei Conti. Fu un periodo molto critico con piano e Bilancio da approvare e con il responsabile del finanziario (ex Segretario) che ci abbandonò proprio in quel topico frangente, forse proprio nell’intento di far saltare il banco.

“Abbiamo continuato strenuamente con non pochi tranelli ed insidie architettate ad hoc per crearci disturbo ma – nulla da fare – siamo riusciti ad andare avanti e a portare a termine la nostra azione – ha aggiunto la maggioranza Ambrosino – È storia recente che quel Piano di Riequilibrio è stato approvato con sentenza emessa dalla Corte dei Conti. Una vittoria importante per questa amministrazione ed una disfatta per chi come l’ex assessore complottava per la bocciatura”.

La maggioranza poi definisce “frutto di un disegno ben chiaro ma anche false e pretestuose” talune insinuazioni sulla decisione, più che legittima del Sindaco, di volere riorganizzare l’Ufficio Urbanistico. “In realtà già in passato in molte occasioni sono state segnalate situazioni incresciose e talvolta anche di dubbia liceità più volte rappresentate e di cui l’Assessore Mazzella ne era il responsabile politico. Nonostante ciò- aggiungono in coro i consiglieri di maggioranza – nessun riscontro operativo è pervenuto, costringendo il Sindaco, nel pieno dei propri poteri, a dover cambiare registro. Anche in questo caso l’Amministrazione ha subito attacchi e pressioni affinché non cambiasse il modus operandi dell’Ufficio che ha visto, inoltre, la presenza costante ed ingiustificata di persone estranee alle attività d’ufficio”.

Prima ancora di rassegnare le proprie dimissioni l’assessore Mazzella, “anche davanti ad altri amministratori”, avrebbe “imposto” un diktat affinché rimanesse al suo posto l’architetto Cardarelli alla testa della ripartizione urbanistica, o altrimenti, lui si sarebbe appunto dimesso”. Ecco puntuale la solidarietà della maggioranza consiliare: “Giustamente il Sindaco Ambrosino non si è fatto mettere spalle al muro, rinnovandogli e ricordandogli la sua motivazione/decisione, peraltro presa e manifestata già da alcuni mesi. Ci sono voluti ben due anni per il navigato consigliere Mazzella a comprendere che l’attuale sindaco, seppur persona conosciuta a tutti quale pacata e disponibile, non gradisce tentavi di manipolazione né essere soggiogato dai soliti noti del paese che già tanto male hanno fatto alla nostra isola. Così come non ha gradito in questi ultimi mesi ricatti e proposte indecenti su assunzioni di nuovo personale e promozioni, perché la “parentopoli” appartiene oramai al passato”.

Sulla triste e deprecabile vicenda che ha visto protagonista l’ex consigliere comunale D’Amico – ha concluso maggioranza – “la magistratura farà il suo corso, alla quale noi non possiamo fare altro che affidarci. Se dal prosieguo delle indagini risultassero ulteriori responsabilità, anche di altri soggetti, saremo pronti a prendere le dovute distanze senza remore e senza sconti ma non accettiamo paternali o rimbrotti da soggetti che certamente, non si sono distinti per correttezza e moralità. Siamo sicuri che senza appesantimenti, l’attuale amministrazione ne uscirà più forte e potrà continuare più agilmente la sua azione amministrativa – termina la maggioranza – ben consapevole delle difficoltà che dovrà affrontare ma anche della validità del progetto e della squadra”.