GAETA – Il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ha dovuto, suo malgrado, mischiare le carte a sua disposizione per far fronte all’imprevista situazione cui è venuto a trovarsi dopo le impreviste dimissioni nella giornata di martedì dell’assessore all’ambiente e al ciclo dei rifiuti Diego Santoro. Sabato mattina il consiglio comunale dovrà discutere ed approvare il piano economico finanziario relativamente alle tariffe della Tari 2024 ed il primo cittadino, orfano improvvisamente dell’assessore al ramo, è stato costretto a correre ai ripari. L’ha fatto ibernando, congelando, l’assessorato sinora gestito dal luogotenente dell’ex (ma ancora potente) presidente del consiglio comunale Pina Rosato (Gaeta Democratica). Dovrà rimanere in queste condizioni sino al prossimo avvicendamento che, seguendo una tipica logica mitraniana, dovrà avvenire subito dopo l’estate, in autunno.
Molte delle deleghe sinora rivestite da Santoro, tra le perplessità delle minoranze di centro sinistra e gli interrogativi degli investigatori del gruppo di Formia della Guardia di Finanza, le ha (volutamente) conservate ad interim il Primo Cittadino in attesa di essere affidate ad un nuovo assessore o spalmate tra gli attuali e/o futuri componenti della Giunta. Un omissivo ed incompleto comunicato stampa del comune non ha chiarito dove sono andate a finire, a 24 ore dalle contestate dimissioni, le deleghe rivestite in questi primi due anni di consiliatura da Santoro. Invece il comune di Gaeta ha preferito non parlare più del dimissionario assessore di Gaeta Democratica preferendo, a mo’ di annunci, sottolineare come entri in Giunta – sempre più simile ad una staffetta 4×100 metri – l’ex consigliere provinciale di Forza Italia Luigi Coscione, da sempre una silenziosa ma efficace spina nel fianco di Cosimino Mitrano prima e di Cristian Leccese.
L’immobiliarista di via Indipendenza, andando oltre l’ennesimo conflitto di interesse tutto gaetano, si occuperà in futuro di Urbanistica, di edilizia privata e di Pnrr. Ma per farlo nel consiglio comunale di sabato dovrà essere surrogato dall’incarico di consigliere comunale di “Azzurri per crescere ancora” (il più votato con 311 voti alle amministrative del 12 e 13 giugno di due anni fa) con la prima dei non eletti, la sorella Assunta.
Coscione si occuperà della principale delega sinora gestita dall’assessora Teodolinda Morini. Secondo alcune indiscrezioni trapelate da un’insofferente maggioranza il sindaco Leccese, dall’alta delle riconosciute esperienza ed affidabilità amministrativa dell’ex assessore all’urbanistica, le avrebbe voluto attribuire il pacchetto delle deleghe del dimissionario Santoro. La dottoressa Morini avrebbe declinato l’invito naturalmente per le criticità palesate nell’assessorato di Santoro trovando qualche perfetto alibi la circostanza in base alla quale tra settembre e la fine dell’anno l’assessore Morini nell’ambito di un preciso accordo politico stipulato ad inizio consiliatura all’interno di ciascuna componente della maggioranza Leccese dovrà lasciare il suo testimone ad un nuovo staffettista, l’ennesimo, in pista per la lista “Mitrano nel cuore”.
L’assessora Morini dunque terminerà questo suo mandato amministrativo nel corso del secondo semestre 2024 occupandosi di deleghe minori rispetto all’urbanistica (l’assessore Morini è finita nella hall of fame del comune di Gaeta per aver chiesto legittimamente il rilascio a se stessa di un permesso a costruire) come il patrimonio, i programmi di valorizzazione dei beni demaniali e comunali, quelli di efficientamento energetico, l’attuazione degli strumenti di rigenerazione urbana, gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana riguardanti l’edilizia pubblica e l’amatissima delega al benessere animale…L’anticipato ritorno in Giunta di Coscione e l’altrettanta ed anticipata fuoriuscita di Santoro sono stati accompagnati da alcuni ovattati mugugni all’interno della maggioranza.
Alcuni suoi rappresentanti non hanno gradito la scelta di Leccese di chiamare Coscione naturalmente non per le sue capacità amministrative (che non sono mai state messe in discussione in passato come ora) quanto per le sue condizioni di salute che non sarebbero ancora delle migliori dopo una indisposizione fisica di qualche mese fa.
Con l’ennesimo e doveroso interrogativo: se la prima dei non eletti in consiglio comunale non fosse stata sua sorella Assuntina, Coscione avrebbe accettato di tornare a fare l’assessore? Se questa concezione nepotistica dell’attività amministrativa è stata digerita da alcuni con una massiccia dose di Maalox, le stesse dimissioni di Santoro non sono state accolte con atteggiamenti di giubileo da gran parte della maggioranza. Gli accordi erano altri, Santoro non avrebbe dovuto abdicare al ruolo di gestore del ciclo dei rifiuti nel periodo peggiore dell’anno, quello estivo, lasciando l’ennesimo cerino accesso in mano del sindaco Leccese, costretto, in seguito alle dimissioni degli assessori Lucia Maltempo e Simone Petruccelli, ad avocare le pesantissime deleghe al Bilancio e ai Lavori Pubblici. Insomma mezza Giunta municipale.
Ma l’esecutivo è di nomina sindacale e pertanto al Primo Cittadino oneri ed onori. Immancabilmente. Il ritorno in Giunta dell’agente immobiliare Coscione è stato commentato in questi termini dal sindaco di Gaeta: “Rivolgo un sincero grazie a Luigi – ha dichiarato – per aver accettato la nomina ed un altrettanto sentito ringraziamento a tutti gli altri membri della Giunta, per il notevole impegno e la grande dedizione con la quale stanno lavorando al mio fianco. Al neo Assessore formulo i miei auguri per il suo ingresso nella Giunta comunale, nella certezza che potrà mettere la sua significativa esperienza di amministratore ed il suo impegno al servizio della città e della coalizione di maggioranza, per proseguire con rinnovato slancio il nostro percorso amministrativo. Un in bocca al lupo e un saluto anche alla neo consigliera Assunta Coscione”.
“Ritorno con entusiasmo a ricoprire il ruolo di Assessore ( e ci mancherebbe!) – ha commentato replicando e ringraziando Luigi Coscione – dopo le esperienze del passato. Ringrazio il Sindaco Cristian Leccese per la fiducia riposta nella mia persona. Non posso che compiacermi di far parte di questa squadra di governo”.
In queste giornate frenetiche a dire la sua verità è stato l’ex sindaco di Gaeta, il consigliere comunale Massimo Magliozzi. Ha negato (“anche se molti mi hanno chiesto di accettare”) di aver chiesto di entrare in Giunta in questo momento, magari anticipando l’avvicendamento con l’assessore Morini: “Ho detto di no perché sto seguendo per conto del Sindaco alcuni cantieri come piazza Risorgimento, l’ex Gran Guardia e il rilancio della sede cittadina dell’ex Autorità portuale del Lazio. Il Sindaco sa che mi piacerebbe fare l’assessore, perché no anche quello ai Lavori Pubblici. Da quando sono in pensione il tempo non mi manca ma decida lui (è in attesa intanto di tornare in consiglio comunale il primo dei non eletti Gino Gaetani)”.
Il capitano sarà sempre irreverente sul piano verbale in Consiglio comunale, ma si conferma essere l’ultimo in lista d’attesa per fregiarsi del premio intitolato al collodiano Pinocchio.