Latina / Economia pontina: segnali positivi per le imprese nel 2023 nonostante il calo dell’export

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LATINA – Le aziende pontine hanno registrato risultati positivi nel 2023, nonostante la significativa contrazione delle esportazioni dovuta principalmente alla riduzione dei mercati di sbocco nel settore farmaceutico e alle tensioni geopolitiche. Questo è uno dei punti salienti dell’indagine congiunturale presentata nella sede di Federlazio, alla presenza del presidente Marco Picca e del segretario generale della Camera di Commercio Frosinone-Latina Pietro Viscusi.

I dettagli dell’indagine

L’indagine, condotta tramite questionario online su un campione di 500 imprese, riguarda il 2023 e le previsioni per il 2024. Un dato significativo emerso è il consolidamento del tasso di occupazione, influenzato però dal mismatch nel reperimento di nuova manodopera, sia specializzata che generica. Le aziende hanno mantenuto un alto livello di investimenti, nonostante le criticità nei mercati di approvvigionamento causate dall’aumento dei prezzi e dalla scarsità di materie prime e semilavorati.

“Gran parte delle imprese ha dimostrato di saper affrontare e superare i fattori critici nel 2023, confermando la solidità del tessuto imprenditoriale pontino,” ha spiegato il presidente Picca. Le previsioni per il 2024 indicano stabilità, con la maggior parte delle imprese che punta a mantenere i livelli di attività e ricavi dell’anno precedente, oltre ai livelli di occupazione. Tuttavia, le incertezze del contesto mondiale continueranno a influenzare negativamente i mercati.

Analisi dei dati economici

Il saldo tra imprese nate e cessate nella provincia è positivo (+0,96%), ma le esportazioni sono diminuite del 10,4% rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione è cresciuto del 1,7%, con 3.600 nuovi occupati, portando il tasso complessivo per il 2023 al 57,2%. Le ore di cassa integrazione guadagni sono diminuite del 63%, attestandosi a 996 mila. Le imprese con crescita del fatturato sono il 43,7%, mentre il 37,5% ha mantenuto stabile il fatturato e il 18,8% ha registrato una contrazione.

Circa il 38,9% delle aziende ha riportato una crescita occupazionale, il 55,6% stabilità, e solo il 5,6% una diminuzione. Il 37,5% degli imprenditori intervistati ha espresso preoccupazioni riguardo alla difficoltà di reperire manodopera, sia specializzata che generica.

Investimenti e approvvigionamenti

Gli investimenti hanno subito una lieve diminuzione: l’83,9% delle imprese ha dichiarato di aver realizzato investimenti nel 2022, mentre nel 2023 solo il 71,4% ha fatto lo stesso, segnando un calo del 12,5%. Tra le principali criticità, le difficoltà di approvvigionamento rimangono una delle maggiori preoccupazioni per le imprese di trasformazione e manifatturiere. Il 41% delle aziende segnala una scarsità di materiali e un aumento dei prezzi, mentre un ulteriore 12% attribuisce le difficoltà solo all’aumento dei prezzi. Per il 24% delle aziende, l’attività non è influenzata dalla disponibilità di materiali e il 23% non riscontra problemi.

Previsioni per il 2024

L’indagine di Federlazio ha rilevato previsioni orientate alla stabilità per la prima parte del 2024. Il 50% delle aziende intervistate prevede stabilità dei ricavi rispetto all’anno precedente, il 21,4% prevede una crescita e il 28,6% una riduzione. Per l’occupazione, l’82,4% delle aziende prevede stabilità, l’11,8% un leggero aumento, e il 5,8% una diminuzione. La propensione agli investimenti rimane elevata: il 41,2% delle aziende ha già programmato investimenti, l’11,8% li farà a condizione di un andamento stabile o positivo delle attività, mentre il 29,4% potrebbe valutare investimenti se si presentassero opportunità significative. Solo il 17,6% non prevede investimenti nel 2024.

“Le imprese pontine nel 2023 hanno dimostrato capacità di adattamento e solidità in linea con l’andamento nazionale,” ha dichiarato Picca. “Il costante aumento dell’occupazione riflette la fiducia degli imprenditori nel futuro, sebbene permangano sfide come la carenza di profili specializzati e generici, un problema che riguarda quasi il 40% delle aziende.”

Viscusi ha sottolineato l’importanza della formazione e del reperimento della manodopera come priorità strategiche per le imprese, soprattutto nell’ottica della doppia transizione green e digitale. “La Camera di Commercio e l’intero sistema camerale stanno investendo molto per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e per semplificare il rapporto delle imprese con le istituzioni,” ha concluso Viscusi, evidenziando l’importanza della digitalizzazione come fattore abilitante per la semplificazione amministrativa.

In definitiva, nonostante le sfide, il sistema imprenditoriale pontino si conferma solido e resiliente, con prospettive di stabilità e crescita nel medio termine.