Gaeta / Installazione pontile nel mare antistante la Chiesa dell’Annunziata, polemiche e sospetti

Attualità Gaeta

GAETA – E non si dica e scriva più che l’Autorità portuale del Mar Tirreno centro settentrionale non voglia più bene a Gaeta. L’ha capito, per primo, il consigliere comunale di opposizione e presidente della commissione “Controllo e Garanzia” del comune, Franco De Angelis, in quello che poteva essere un innocuo e complicato avviso pubblico che, redatto dal dirigente dell’ufficio demanio dell’Adsp Lelio Matteuzzi, è molto più interessante e appetibile per le ripercussioni (o effetti) economico-imprenditoriali e finanche ambientali. E’ stato pubblicato il 17 giugno per esserlo sino al 9 luglio prossimo, un lasso temporale previsto dalla norma che permette a chiunque sia interessato di presentare osservazioni in merito ad una richiesta avanzata (quasi un anno fa, il 10 agosto scorso) all’ex Autorità portuale del Lazio per il rilascio di una maxi concessione demaniale marittima che, in forza all’articolo 36 del Codice della navigazione, permetterà, se accolta, al richiedente di occupare uno specchio acqueo di 5518,90 metri quadrati per posizione in uno degli angoli più suggestivi e delicati del water front del quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo una quarantina di pontili galleggianti amovibili stagionali per la nautica da diporto.

Il consigliere De Angelis è passato subito all’azione presentando anche lui, tra i primi, le osservazioni allo schema di domanda pubblicato sull’albo pretorio on line sia dell’Autorità portuale che del comune che dell’area oggetto della richiesta è competente dal punto di via urbanistico ed edilizio e, dunque, secondo le vigenti prescrizioni del Piano regolatore generale di Gaeta. Lo specchio di mare prescelto è davvero invitante, è quello antistante il Santuario dell’Annunziata dove verrebbe installato per circa sei mesi l’anno, per l’interessante durata di ben nove anni, un pontile a forma di “L”.

Il consigliere De Angelis naturalmente ha voluto ‘vivisezionare’ la richiesta del richiedente formalizzando una mirata richiesta di accesso agli atti presso la filiale cittadina dell’Adsp – che i consiglieri di maggioranza Massimo Magliozzi e Marco Di Vasta hanno chiesto di potenziare per dare risposte agli operatori della portualità, qualsiasi essa sia, e all’intera città – visionando le planimetrie presentate. L’esponente dell’opposizione ha maturato subito una consapevolezza: il richiedente (o parte di esso) di questa concessione ha uno strettissimo legale con la politica, con quella che conta al comune di Gaeta. Si tratta della società “Marina dei Bastioni srl”, è stata costituita in pieno lockdown il 6 agosto 2020 con un capitale sociale di 10mila euro (di cui solo 5000 euro versati) e, secondo una superficiale visura della Camera di Commercio Latina-Frosinone, si capisce subito che i soci sono pochi, soltanto quattro.

Tre sono donne, sono di Formia e Gaeta e detengono il 28,34% delle azioni, il quarto è una …concessionaria automobilistica di Napoli, con il 15%. Con una particolarità che non è passata subito inosservata al consigliere De Angelis: uno dei quattro soci è la compagna di un autorevole candidato in lizza in una delle nove liste che hanno sostenuto nel giugno 2022 la plebiscitaria elezione di Cristian Leccese (di cui è stato anche il più fedele ed ascoltato punto di riferimento per l’organizzazione e la gestione della vittoriosa campagna elettorale) nonché nuora (di fatto) di un ex potente dirigente dell’ex consorzio industriale del sud pontino. Tutto nella norma, o almeno, tranne che per un particolare che il dirigente dell’Asdp Matteuzzi ha dovuto evidenziare nell’avviso pubblico del 19 giugno. E così che il consigliere De Angelis ha deciso di presentare le sue osservazioni perché un’analoga richiesta per il posizionamento degli stessi famigerati e remunerativi pontili – è una delle peculiarità dell’oggetto sociale della “Marina dei Bastioni srl” insieme alla rottamazione e smaltimento di imbarcazioni ed affini, il dragaggio e recupero dei fondali, il loro ripascimento, la gestione delle officine meccaniche per la riparazione e ripristino dei motori dei natanti e finanche il commercio all’ingrosso dei prodotti alimentari e non – era stata presentata agli uffici di Gaeta dell’ex Authority lo scorso anno.

E, più precisamente, da parte del signor Fabio Camboni di Gaeta che, a titolo individuale, chiedeva la disponibilità di soli 1500 metri quadrati e sempre per installare, per la durata di soli quattro anni, i pontili galleggianti e sempre nello specchio di mare antistante il Santuario dell’Annunziata. La richiesta di Camboni fu pubblicata dall’11 luglio all’11 agosto 2023 e la stessa Autorità portuale nell’avviso pubblico richiesto dalla “Marina dei Bastioni srl” non specifica l’esito dell’istanza dello scorso anno. Non se ne fece più nulla perché il richiedente ci ripensò o perché non aveva le carte a posto? Con la richiesta di accesso agli atti e la presentazione delle osservazioni il consigliere De Angelis vuole (da solo) capire una circostanza: se le due istanze sono platealmente concorrenziali, è lecito che per posizionare i pontili nel mare dell’Annunziata siano state presentate e siano pendenti due domande identiche?

Il sospetto o una considerazione è una sola: se dovesse essere accolta, la richiesta della “Mariana dei Bastioni” potrebbe inglobare anche la superfice marittima richiesta dal signor Camboni e, dunque, con una semplice addizione ai suoi 5518,90 metri si potrebbero aggiungere quelli, 1500 metri quadrati, oggetto dell’avviso pubblico dell’estate 2023. E non si dica che l’Autorità portuale del Lazio pensi solo a piuntumare e ad annaffiare i ciclamini nei rifatti marciapiedi di via Lungomare Caboto. Chi lo pensa e dice non è sereno con se stesso…