FORMIA – Il tempo che sarà reso noto e diffuso il suo verbale che la seduta della commissione bilancio del comune di Formia, tenutasi il 25 giugno scorso per discutere il piano economico finanziario 2025 dell’ente ed il piano tariffario della Tari della municipalizzata “Futuro Rifiuti zero” finirà sotto la lente di ingrandimento di due studi legali, quelli della capogruppo di opposizione “Guardare Oltre” Imma Arnone e dell’amministratore del Centro Servizi ambientali di Castelforte Enrico Giuliano. Ad entrambi non sono per nulla piaciute le dichiarazioni del consigliere comunale di maggioranza Luigi Scarpellino che, non nuovo ad improvvise (ed infelici) esternazioni verbali, sia in consiglio (accuso l’ex sindaco Paola Villa di essere andata a recuperare le dimissioni dell’allora e compianto consigliere comunale di maggioranza Gerardo Forte in fin di vita pur di tentare di salvare la consiliatura…) che in Commissione, ha accusato la dottoressa Arnone di ‘sostenere’ attraverso la sua quotidiana azione politico-amministrativa gli interessi imprenditoriali del Csa di Castelforte al quale l’amministratore unico della Frz Raffaele Rizzo aveva revocato nella primavera 2023 l’incarico di smaltire i rifiuti indifferenziati dei comune di Formia e Ventotene perché il sito – come confermato dal Tar prima e dal Consiglio di Stato – non disponeva all’epoca del Tmb, il trattamento meccanico biologico.
Naturalmente il verbale della commissione Bilancio sarà ‘attenzionato’ dai legali di Imma Arnone e del Csa prima di assumere iniziative legali contro il consigliere Scarpellino ma, in attesa di leggerlo, le anticipazioni rese sui social dal capogruppo di Guadare Oltre non dovrebbero deporre a favore dell’attivo (sul piano dialettico) esponente di maggioranza. “Alle mie richieste di approfondimento su alcune cifre di fatture che non trovavo coerenti con ciò che lo stesso amministratore aveva messo per iscritto il 12 giugno del 2023 e inviate ai consiglieri, a cui gli assessori presenti Fabio Papa e Francesco Traversi non hanno saputo rispondere, ha fatto seguito – ha rilevato la dottoressa Arnone – un’aggressione verbale nei miei confronti del consigliere Scarpellino. Ha fatto chiari allusioni che io avessi ‘interesse’ verso la società Csa di Castelforte e che tale società rappresentava un bacino di 200 voti, con un brutto atteggiamento e diffamatorio nei mie confronti”.
Se la dottoressa Arnone ha confermato di “non conoscere neanche di persona i vertici aziendali della struttura di Castelforte” – da qui la volontà di perseguire penalmente il consigliere Scarpellino – l’andamento della commissione Bilancio si è rivelato essere un crescendo wagneriano. “E’ un anno che faccio continue richieste di accesso agli atti alla Frz, al controllo analogo che dal 29 aprile 2022 non si è mai riunito in barba allo statuto, al presidente della commissione ambiente, in commissione trasparenza…senza ottenere nessuna risposta. Credo che il ruolo di un consigliere comunale, ancor più di un consigliere di minoranza sia quello di controllo per la protezione dell’interesse pubblico, che in questi luoghi viene continuamente impedito”.
Come da noi anticipato all’indomani della commissione bilancio nell’ambito di un’intervista video all’ex sindaco di Formia Paola Villa, il capogruppo Arnone rimarca come alla seduta del 25 giugno “non fossero stati presenti né l’amministratore unico Raffaele Rizzo, nemmeno nessuno della società di consulenza “REA Srl” a cui è sono stati concessi ben 7000 euro per sostenere l’attività di supporto all’amministratore unico della società municipalizzata. Avremmo voluto porre domande su alcune voci del Pef 2025 e quindi sulle scelte operate (il consiglio comunale di Formia per approvarlo si riunirà venerdì 5 luglio) ma non ci è stata offerta la possibilità di farlo. Avrei voluto chiedere, per esempio, informazioni su alcune scelte, come quella di destinare i 25mila euro deliberati lo scorso anno a favore degli ispettori ecologici tanto annunciati e presentati in una conferenza stampa, a garantire invece iniziative di supporto al controllo di tanti scempi che vediamo per strada. Quali? Sacchetti dei rifiuti accantonati ai cestini pubblici e di promuovere una diversa e migliore ‘attenzione’ alla correttezza del conferimento”.
Il Csa, che pensa anch’esso di fare ricorso alle carte bollate per chiedere spiegazioni all’esternazioni verbali del consigliere Scarpellino, fa sapere che quando – poco più di dieci giorni fa – è stato autorizzato dalla Regione Lazio a smaltire gli indifferenziati con il trattamento meccanico biologico due comuni pontini “hanno deciso di applicare la norma allorquando impone ai comuni e alle società autorizzate di applicare il principio di prossimità”. Si tratta di due comuni, Ponza e Sabaudia, che, contrariamente a quelli di Formia e Ventotene, sono geograficamente più distanti all’impianto del Csa di Castelforte. E lo stanno facendo per risparmiare ed evitare la “transumanza della munnezza”.
Chissà se i due principi normativi sono condivisi dal consigliere di maggioranza del comune di Formia Luigi Scarpellino…