Ad inizio dei lavori, infatti, il commissario Cenciarelli ha aggiornato i presenti sul nuovo contenuto introdotto dopo la preventiva consultazione delle organizzazioni sindacali dalle quali è arrivato il suggerimento. La novità riguarda l’istituzione di un’area funzionale interdipartimentale della Sicurezza alimentare e Sanità pubblica veterinaria. Si tratta di un’area di coordinamento delle unità che agiscono trasversalmente lungo la filiera agroalimentare, un’eccellenza del territorio, in tutte le fasi della produzione, della lavorazione, trasformazione, distribuzione, vendita e somministrazione degli alimenti, con approccio multidisciplinare per garantire in ogni fase la salubrità degli alimenti, contribuire alla prevenzione delle patologie nutrizionali, in linea con gli obiettivi del Piano regionale strategico.
Alla riunione odierna, tenuta presso l’aula consiliare del Comune di Latina, erano presenti, tra sindaci e delegati in presenza e da remoto, i rappresentanti di 26 municipalità pontine su un totale di 33. Tutti hanno espresso parere favorevole. Nel corso della seduta, numerosi sindaci sono intervenuti per un convinto sostegno al documento, ma anche per sottolineare a livello territoriale le relative priorità. Da parte dei presenti si è registrata anche l’istanza, rivolta al presidente della conferenza, di indire una nuova riunione per un aggiornamento sulla medicina territoriale e sullo stato dell’arte dei progetti finanziati dal Pnrr.
Dopo la votazione della bozza dell’atto aziendale della Asl di Latina, i sindaci hanno anche approvato, a maggioranza, un atto di indirizzo rivolto alla governance sanitaria, illustrato dal sindaco di Sperlonga Armando Cusani e dal sindaco di Campodimele Tommaso Grossi. Un documento finalizzato soprattutto a ribadire la necessità per il territorio della realizzazione dei nuovi ospedali di Latina e del Sud Pontino, ma anche dell’istituzione, tra i diversi indirizzi, di un’area funzionale alla luce dell’introduzione del fascicolo sanitario elettronico e della digitalizzazione dei servizi socio-sanitari.
“Sono molto soddisfatta dell’esito della conferenza di oggi – ha dichiarato la sindaca Matilde Celentano a margine della seduta – I sindaci hanno condiviso la proposta della dottoressa Cenciarelli sulla base delle stesse motivazioni che mi hanno spinto, già lo scorso 18 giugno, ad esprimere un giudizio del tutto positivo sul documento. La sanità pensata per la nostra provincia, attraverso questo nuovo atto aziendale, ha un contenuto fortemente innovativo e oserei dire rivoluzionario.
La sindaca Celentano ha ricordato i “pezzi forti” della proposta di atto aziendale, come ad esempio l’istituzione del Dipartimento Alte specialità Neuro-cardio-vascolari che vedrà finalmente a Latina l’attivazione della Uoc di Cardiochirurgia, la quale andrà a completare il virtuoso percorso esistente al Goretti di assistenza, cura e ricerca dedicato alle malattie cardiovascolari, la creazione di un dipartimento Materno-infantile transmurale, cioè di un dipartimento che integri l’ospedale e il territorio, la configurazione di un Dipartimento unico territoriale, idoneo a migliorare l’integrazione tra le diverse strutture sanitarie, in modo da assicurare un accesso semplificato e una risposta coordinata e continua ai bisogni dei cittadini, più adeguata a un bisogno di salute di quello specifico territorio. Inoltre, il sindaco di Latina ha evidenziato come nel documento presentato dalla dottoressa Cenciarelli “si trovino elementi per un nuovo impulso della telemedicina, per l’introduzione dell’intelligenza artificiale e nuovi approcci, non ultimo quello del cosiddetto one haealth (alla lettera ‘una salute’) per affrontare le diseguaglianze e promuovere una salute globale, con la creazione di strutture deputate allo sviluppo e all’implementazione di programmi pilota integrati salute-ambiente-clima in linea con le indicazioni del Pnrr”.
“Con questo atto – ha concluso la prima cittadina di Latina – siamo al passo con i tempi e perfettamente in linea con le nuove disposizioni della Regione Lazio, nell’ottica di una sanità più rispondente alle esigenze del territorio. Questa è la sanità a cui Latina e la sua provincia possono ambire a breve giro”.