GAETA – “Pronto c’è un barcone con 600 migranti”. Uno scherzo di pessimo gusto, arrivato nel cuore della notte al compartimento marittimo di Gaeta da una città del Nord Italia. Ma il potenziamento e la digitalizzazione del segnale di tutte le comunicazioni ha permesso alla sala operativa in due casi di rintracciare i burloni ed inoltrare alla procura della repubblica di Cassino in due diversi casi denunce per procurato allarme. Il 1530 sta diventando sempre di più strumento affidabile e compagno insostituibile per il lavoro dei guardiacoste.
“Dall’anno scorso – ha detto il comandante Cosimo Nicastro – le chiamate vengono raccolte direttamente dalla nostra sala operativa, ma il segnale era ancora in analogico e se ne potevano perdere le tracce durante i vari passaggi. Da quest’anno invece è interamente in digitale”. Una piccola rivoluzione? “Se si pensa che le imbarcazioni transitano spesso in tratti di costa dove c’è poco segnale o il cellulare ha poca autonomia per richiamare – ha insistito Nicastro – la digitalizzazione dell’intera chiamata fa risparmiare moltissimo tempo per lo smistamento all’ufficio competente e l’individuazione esatta del luogo dove deve essere prestato il soccorso”.
In coincidenza con la partenza dell’operazione Mare Sicuro 2015 il servizio di emergenza in mare 1530 si arricchisce dunque di una nuova tecnologia più snella ed efficiente fortemente voluta dal comando Generale delle capitanerie di porto e dal compartimento marittimo del Lazio, con sede a Civitavecchia.
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