REGIONE LAZIO – Tutto come previsto. E’ di Fondi il nuovo direttore dell’ente Parco regionale Riviera di Ulisse. L’ha deciso il presidente della Regione Lazio nominando alla testa della struttura apicale ed amministrativa dell’ente l’avvocato Fabio Refini, l’ex responsabile dell’ufficio amministrativo del parco regionale dei Monti Lucretili e ora in servizio, in qualità di dipendente della Regione Lazio, presso il settore “Promozione” dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci. La nomina di Refini era molto attesa perché da qualche giorno l’ente parco non aveva più un direttore dopo il congedo del suo predecessore Oreste Luongo che la scorsa settimana (al termine di un ottimo mandato durato oltre quattro anni e mezzo) aveva salutato il commissario straordinario Massimo Giovanchelli, i funzionari e alcuni dei dipendenti in occasione di una breve cerimonia di congedo organizzata presso quella che tornerà ad essere la nuova sede dell’ente, l’ex Caserma Sant’Santangelo nel cuore del parco urbano di Monte Orlando a Gaeta.
La fumata bianca del presidente Rocca, tuttavia, è arrivata con qualche giorno di ritardo: lo si evince dal suo decreto numero T00111 del 3 luglio del governatore che, tessendo le lodi del nuovo direttore (“presenta maturata esperienza giuridico amministrativa in campo ambientale”), già il 14 giugno scorso aveva individuato nell’avvocato Refini il nuovo direttore dell’ente Parco regionale dei Monti Aurunci. Ma c’è di più. Che dovesse essere Refini il successore di Luongo (area Pd) lo si era capito quando a fare il suo nome era stato l’assessore regionale al bilancio e ai parchi Giancarlo Righini in una terna di nomi per la cui definizione l’ente parco il 29 febbraio aveva pubblicato il bando per la scelta di tre nominativi iscritti all’albo degli idonei all’esercizio, per i prossimi cinque anni, delle funzioni di direttore. E di questa terna il nome che ha cominciato a prendere il sopravvento è stato quello dell’avvocato Refini che, un tempo vicinissimo a Forza Italia e al segretario regionale, il Senatore Claudio Fazzone, negli ultimi si era avvicinato a Fratelli d’Italia e, nello specifico, alla componente interna guidata dalla sempre più potente consigliera e assessora regionale Elena Palazzo. Se con il decreto di Rocca la nomina di Refini ha la capacità di soddisfare due delle principali forze politiche presenti nella Giunta regionale del Lazio, la terna proposta a Righini era stata completata da altre due candidature altrettanto competitive.
Soprattutto quella dell’architetto Andrea Di Biase, di Itri come l’assessora Palazzo, più volte consigliere comunale ed assessore al Comune per conto di Forza Italia e, al di là di questa personale appartenenza e militanza politica, apprezzato da anni per essere davvero uno stakanovista funzionario tecnico dell’ente parco Riviera di Ulisse. Un fatto è certo: la nomina di Refini, approdato sulla riva dei Fdi, spegne forse definitivamente l’ultima e flebile speranza che alle amministrative della prossima primavera al comune di Itri possa esserci un ricompattamento- già di per se complicato se non impossibile – tra Fratelli d’Italia e Forza Italia che ora a livello locale vuole avere le mani libere per le future scelte elettorale nel comune aurunco. Il terzo candidato alla direzione del parco è stato quello del Massimo Caporusso; è di Esperia ed è considerato uno dei più stretti e fidati collaboratori (fa parte peraltro del suo staff) dell’attuale assessore regionale all’urbanistica, il leghista di San Giorgio a Liri Pasquale Cicciarelli. Caporusso ha sempre meno chances di Di Biase e Refini per essere nominato non per suoi demeriti professionali quanto per un sottile equilibrio interno che doveva essere tutelato. Se la nomina del commissario straordinario Giovanchelli era stata indicata nei mesi scorsi dal gruppo consiliare della Lega alla Regione e l’incarico di revisore dei conti a favore dell’ex dirigente dell’area finanziaria del comune di Gaeta Maria Veronica Gallinaro era stato sostenuto da Forza Italia (e personalmente dall’ex sindaco e ora consigliere regionale Cosimino Mitrano), logica voleva e vuole che in base al Manuale Cencelli 4.0 l’incarico di direttore generale venisse attribuito a Fratelli d’Italia. E così è stato…anche se con qualche giorno e settimana di ritardo.
REGIONE, IL PRESIDENTE ROCCA DOPO L’INCONTRO CON FAZZONE: NESSUN RIMPASTO IN VISTA
Intanto, almeno per ora, non cambiano – così come richiesto da tempo da Forza Italia dopo l’ingrossamento del suo gruppo consiliare nell’assemblea alla Pisana – gli attuali livelli nella Giunta del presidente Rocca. L’ha messo per iscritto lo stesso governatore dopo un annunciato incontro con il Senatore Fazzone che in alcune dichiarazioni aveva espresso la legittima ambizione di aver una maggiora visibilità dopo la rappresentanza degliu azzurri si è triplicata nel consiglio regionale in meno di un anno e mezzo dal voto del febbraio 2023.
“Il presidente della Regione Lazio è soddisfatto dell’attuale squadra di governo e del clima di coesione e collaborazione all’interno della maggioranza. Ogni altra ricostruzione è frutto di pura fantasia”. Insomma il presidente si è dichiarato escludendo di fatto e categoricamente come sia in agenda il rimpasto di giunta. Se ne potrebbe parlare ma non ora ma in autunno e, comunque, dopo un incontro a quattro tra Rocca e i coordinatori regionali Paolo Trancassini (Fratelli d’Italia), Claudio Fazzone (Forza Italia) e Davide Bordoni (Lega).
Nonostante l’attendismo di Rocca , Forza Italia continua a mostare i numeri. Il suo gruppo consiliare all’inizio del mandato era formato dai soli Giorgio Simeoni, Fabio Capolei e Cosimino Mitran con due assessori in Giunta (LuisaRegimenti e Giuseppe Schiboni). I consiglieri regionali azzurri ora sono diventati otto se ci aggiungono gli ex Cinque Stelle Marco Colarossi e Roberta Della Casa, gli ex leghisti Angelo Tripodi e Pino Cangemi e Nazzareno Neri, consigliere del gruppo gemello di “Noi Moderati”. Forza Italia continua ad alzare la voce rispetto ai numeri dimagriti della Lega , presente in giunta con due assessori Pasquale Ciacciarelli (urbanistica e casa) e Simona Baldassarre (Cultura, famiglia e pari opportunità) a fronte di un solo consigliere regionale, Laura Cartaginese.
Il presidente Rocca non ha voglia di modificare la Giunta ma sa di dover dare delle risposte al Senatore Fazzone che nel frattempo il terzo assessorato azzurro alla Regione l’ha promesso a molti nelle province di Latina, Frosinone (per l’assessore all’urbanistica di Pasquale Ciacciarelli stanno facendo da tempo gli esercizi di riscaldamento il capogruppo di Fi alla Provincia Gianluca Quadrini e la coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli) e Roma in occasione della campagna elettorali delle recenti europee. E’ assai probabile che Forza Italia possa acquisire più peso con le nomine negli enti e della futuribile istituzione anche alla Regione Lazio (come già avvenuto in Lombardia) di 4 sottosegretari. Ma c’è necessità di mettere allo Statuto dove sarà necessario l’avallo politico di Fratelli d’Italia che non vuole intaccare lo status quo. Che non ci sia nessun rimpasto nella Giunta Rocca l’ha fatto intendere anche il coordinatore regionale della Lega, il durigoniano Davide Bordoni: “La Giunta è stata varata dal presidente Rocca con l’esito delle urne dell’ultimo voto regionale e con i cambi di casacca. Non ci piace questo metodo perché, se lo dovesse utilizzare, dovremmo applicarlo in tutte e venti le regioni italiane. E la cosa non ci piace”.
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