FORMIA – Continua il mistero sulle dimissioni, presentate ormai un mese fa – era il 2 giugno – dell’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Formia Eleonora Zangrillo. Neanche il consiglio comunale tornato a riunirsi venerdì sera (alla presenza della troupe della trasmissione “Cento Minuti” di La 7) per l’approvazione del piano economico e finanziario del comune e del discusso piano tariffario della Tari è riuscito ad operare un’azione verità su una vicenda politico amministrativa che, oltre ai suoi oggettivi problemi di imbarazzo, sta creando i primi disagi all’interno della stessa maggioranza di centro destra di cui svilupperemo gli aspetti più in avanti.
Sull’abbandono dell’assessora ai Lavori Pubblici di Forza Italia le minoranze si aspettavano che il sindaco di Formia Gianluca Taddeo si pronunciasse per la prima volta nelle sue comunicazioni e invece il Primo Cittadino è stato più bravo di una sfinge per dimostrare che l’abbandono dell’assessora Zangrillo non è problema di nessuno, né della maggioranza, né dell’opposizione e né della città. Se la delegata ai Lavori Pubblici ha deciso di andare i via, il problema è soltanto il suo – è il pensiero del sindaco Taddeo poi destinatario delle velenose accuse di diversi rappresentanti dell’ opposizione e, in particolare, del consigliere comunale e provinciale della Lega Nicola Riccardelli.
“Ciò che è avvenuto penso che sia stato uno sgarbo istituzionale nei confronti della città, nei confronti degli elettori che hanno riposto la fiducia in questa amministrazione. Il consiglio ed i cittadini hanno il diritto di sapere, delle motivazioni che hanno portato alle dimissioni dell’assessore Zangrillo. Si ha diritto di conoscere, il pensiero è la posizione del Sindaco che ha in capo la responsabilità delle deleghe attribuite, in particolare quella di un settore importante e strategico quale quello dei lavori pubblici. Non si comprende per quale motivo questo atteggiamento di mutismo persiste , senza rendere noto il futuro per la designazione del nuovo assessore. Questo empasse – ha rincarato la dose Riccardelli – va ad aggiungersi al già più volte lamentato , scarso lavoro della commissione di riferimento, che continua a non essere convocata. Qualsiasi maggioranza con il Sindaco testa avrebbe colto l’occasione e l’opportunità nel consiglio di venerdì pomeriggio per ringraziare il proprio Assessore, per il lavoro svolto, per il tempo e le energie spese per le attività connesse. E invece questo silenzio totale da una parte denota una buona dose di arroganza politica , che il cittadino non comprende e non merita. Dall’altra parte, evidenzia una difficoltà ad affrontare una problematica gestionale in termini di tempi e contenuti. Certo è che ogni giorno che passa e una possibilità persa per avere una macchina politica amministrativa che sia a pieno regime. Domanda , quando tempo ci vorrà perché il Sindaco chiarisca e tiri fuori il coniglio dal cilindro?”
IL PEF DELLE POLEMICHE
Superata la forca caudina delle dimissioni silenziate dell’assessore Zangrillo, la maggioranza ha dovuto, a fatica, respingere gli assalti dialettici dei capigruppo delle liste di opposizione “Un’altra città-Movimento Cinque Stelle” e “Guardare Oltre”, Paola Villa e Imma Arnone. Quest’ultima è stata protagonista di un vivacissimo scontro al color bianco con l’amministratore unico della società “Futuro Rifiuti zero” Raffaele Rizzo nel momento in cui è stato accusato di gestire la municipalizzata con un metodo “padronale”, complice i mancati controlli del socio di maggioranza, il comune di Formia.
Imma Arnone non ha avuto peli sulla lingua a stigmatizzare l’atteggiamento “arrogante ed unilaterale” nel momento in cui le sue scelte aziendali non hanno alcuna verifica del comune di Formia: “Basti pensare che il controllo analogo dell’ente non si riunisce dalla primavera 2022 e le mie richieste di accesso agli atti continuano ad essere negate. Questa situazione venutasi a creare è diventata davvero intollerabile”. Un altro motivo di scontro c’è stato quando le minoranze hanno fatto rimarcare come sul Pef 2025 si sua pronunciata la commissione bilancio ma non quella più titolata, la commissione all’ambiente.
L’intervento politicamente che non ti aspetti l’ha fatto, forse studiato a tavolino, l’assessore ai rapporti con la “Futuro Rifiuti zero”, l’avvocato Fabio Papa. Recependo le richieste della mancata convocazione ambiente formalizzate da Arnone e Villa, Papa ha di fatto sollevato un inedito vaso di Pandora ammettendo l’esistenza di un problema politico nella maggioranza. “Quello che voi sostenete è giusto – ha detto l’assessore Papa rivolgendosi alle due capigruppo di opposizione come si evince nell’intervento video allegato – Abbiamo inviato diverse Pec al presidente(Antonio Capraro) di riunire la commissione ambiente e purtroppo non l’ha fatto. Formalizzeremo altri solleciti e se il presidente Capraro non dovesse accoglierli, le richieste di chiarimenti delel minoranze le sottoporremo alla commissione Affari generali o, se fosse proprio necessario, alla conferenza dei capigruppo”.
Ad unirsi alle critiche di Villa e Arnone sull’attività della Futuro Rifiuti zero è stato durante la discussione lo stesso consigliere Riccardelli stigmatizzando la situazione di assoluto abbandono ed incuria in cui versa una delle principali strade del territorio comunale, via Rotabile, la strada che collega il centro urbano alle frazioni collinari di Maranola, Trivio e Castellonorato: “L’amministrazione che dice di riuscire a fare tutto , senza parlare di strade e luoghi dimenticati, dovrebbe interrogarsi su quanto avviene lungo l’ex provinciale via Rotabile. I fiori cresciti lungo le sue cunette dimostrano l’incuria e la mancanza di interventi di diserbo e manutenzione, oppure – ha concluso Riccardelli con vena ironica – l’alto e nobile sentimento che riserva questa amministrazione comunale a favore del patrimonio della flora naturale spontanea…”
LE SPINE NEL FIANCO DEI CONSIGLIERI CAPRARO-DI NITTO
L’intervento (“a gamba tesa”) dell’assessore Papa, probabilmente suggerito dal sindaco Gianluca Taddeo, ha rappresentato un autentico campanello d’allarme che qualcosa si è rotto nella maggioranza di centro destra. Non è un caso che il presidente della commissione Ambiente Antonio Capraro (eletto nella lista “Formia Vinci”) e l’indipendente Francesco Di Nitto siano stati gli unici consiglieri della maggioranza di centro destra a disertare il consiglio comunale del Pef. Da qui il pesantissimo affondo verbale dell’assessore Papa dopo che sono arrivate al tavolo della Giunta (e dell’intera aula) alcune indiscrezioni in base alle quali il duo Capraro-Di Nitto (quest’ultimo eletto nella lista della Lega e, dunque, nella coalizione sconfitta alle ultime elezioni amministrative per poi dichiararsi indipendente soltanto due settimane dopo il voto del 3 e 4 ottobre 2021) hanno voluto mostrare i muscoli disertando il consiglio sul Pef per rivendicare una rappresentanza nella Giunta Taddeo.
Capraro e Di Nitto sono in fibrillazione – si vocifera la nascita di un gruppo consiliare indipendente ad hoc – soprattutto da quando l’assessore Zangrillo ha deciso di rassegnare le dimissioni dall’incarico. Il sindaco Taddeo continua a mostrarsi assai ermetico sulle reali motivazioni del gesto politico della Zangrillo, ma è più facile che il cammello passi in una cruna di un ago che il Primo Cittadino (e Forza Italia) decidano di attribuire l’assessorato ai Lavori Pubblici del comune di Formia ad un gruppo consiliare di recente costituzione e – secondo le velenose dichiarazioni dell’assessore Papa – assai poco affidabile sul piano amministrativo. Di certo l’Aventino del duo Capraro-Di Nitto potrebbe aumentare ma questo comportamento, almeno al momento, non ha fatto perdere il sonno al sindaco Taddeo in considerazione della garantita scialuppa di salvataggio targata Fratelli d’Italia.
MISTERO SUI DUE CONCORSI “SOSPESI” DEI VIGILI URBANI
Qualcuno (la Procura della Repubblica di Cassino?) sta indagando sui due concorsi pubblici dei vigili urbani del comune di Formia che, indetti nel lontano 11 ottobre 2022, sono stati misteriosamente sospesi il 26 marzo scorso, durante la settimana Santa, a 48 ore dallo svolgimento delle prove orali. Che qualcosa è avvenuto lo ha dovuto ammette il vice segretario comunale (il consiglio comunale di Formia ha bisogno della segretaria generale Marina Saccoccia) e responsabile dell’ufficio personale Daniele Rossi. Rispondendo alle incalzanti domande dell’ex sindaco Villa, il dirigente ciociaro del comune di Formia ha rivelato come il comune abbia dovuto chiedere un parere sulla regolarità delle due prove concorsuali al dipartimento della Funzione Pubblica.
Il motivo? “Sono arrivati alcuni esposti fondati”. A fare il resto sui social è stato l’ex Prima Cittadina: “Quei due concorsi vedono tra i partecipanti figli e amici di politici illustri, sono stati da sempre sotto la lente di ingrandimento e forse proprio per questo hanno creato tutto questo caos – ha osservato – Sta di fatto che il comune di Formia con l’amministrazione Taddeo -Cardillo Cupo non sia riuscita a portare avanti delle banali e ordinarie procedure concorsuali come l’assunzione di un semplice vigile e di un altro di categoria superiore (D), un funzionario. E forse proprio quest’ ultimo bando ha creato qualche grattacapo in più, qualche problemino ad una graduatoria che non combaciava probabilmente con le desiderate. Il ricorso al bando è stato fatto sulla valutazione dei titoli, quindi proprio sull’accesso al concorso stesso, i concorrenti hanno già espletato la prova scritta e a 48 ore dalle prove orali sono stati bloccati. In finale, a oggi, dopo quasi due anni, il comune resta senza assunzione, senza funzionario in un comando di vigili completamente allo sbando. Il concorso resta un mister ma da venerdì sera non più un mistero della fede, ma un mistero di una storiella politica, la solita sulla quale non ci si è “messi d’accordo” e quindi ci si fa la guerra…una vera guerra tra bande. E il cittadino, anche quello pro amministrazione, paga. E strapaga come sempre…”.
INTERVENTO VIDEO Assessore ai rapporti con “Futuro Rifiuti zero”, Fabio Papa
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.