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Formia / Crisi di maggioranza: consiglieri Capraro e Di Nitto rincorrono la giunta, cosa accadrà?

FORMIA – Hanno fatto rumore (e non poco) la clamorose dichiarazioni rilasciate venerdì sera in pieno consiglio comunale di Formia dall’assessore ai rapporti alla municipalizzata “Futuro Rifiuti zero” Fabio Papa che, tentando di rintuzzare i prevedibili attacchi dei capigruppo di Un’altra Formia-Movimento Cinque Stelle” e di Guardare Oltre”, Paola Villa e Imma Arnone sul Pef e sul piano tariffario della Tari, ha pubblicamente denunciato l’esistenza di un problema politico di non poco conto con due “cespugli” della maggioranza centrodestra, il capoguppo di Formia Vinci Antonio Capraro e l’indipendente (ex Lega ed minoranza) Francesco Di Nitto. I due da tempo hanno formalizzato la nascita di un gruppo consiliare autonomo pensando di far valere un peso contrattuale e politico nei confronti del resto della maggioranza e del sindaco di Formia Taddeo.

L’avvocato Papa non ha avuto peli sulla lingua quando, sotto assedio dalle minoranze sul Pef, ha pesantemente chiamato in causa Capraro, “colpevole, nonostante diversi solleciti della Giunta, di non convocare la commissione Ambiente di cui è ‘latitante’ presidente. La sortita dell’avvocato Papa – che parlava alle spalle del sindaco Taddeo, del vice sindaco Giovani Valerio e del presidente del comunale Pasquale Cardillo Cupo – non è stata casuale ma studiata (chissà da quando tempo) a tavolino. E una ragione, politicamente pesante, c’è. L’assessore Papa, che si occupa anche di sport e di impiantistica sportiva, da tempo è finito nel mirino dei consiglieri ‘ribelli’ Capraro e Di Nitto che chiedono, sulla scorta di un presunto accordo politico sottoscritto ad inizio consiliatura, l’assessorato dell’avvocato Papa nell’ambito di un avvicendamento previsto a metà del mandato amministrativo.

Il giro di boa è stato ultimato pressoché da tempo e Papa, iper-protetto dal sindaco Taddeo e da “pezzi” forti di Forza Italia, è rimasto al suo posto con un’altrettanto e legittima motivazione. Papa è stato nominato assessore su indicazione della lista “Formia Periferie al centro” che ha eletto il solo Marco Bianchini al consiglio comunale di Formia alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021. Semmai una “staffetta” – è il ragionamento di Papa – avrebbe dovuto riguardare solo ed esclusivamente la lista “Periferie del centro” a cui fa comodamente lo status quo: Bianchini (che non ci pensa per niente a lasciare il consiglio comunale) e Papa saldamente in Giunta con le unite ed influenti protezioni dei due principali azionisti dell’amministrazione Taddeo, Fratelli d’Italia e, appunto, Forza Italia. Da questo momento sono cominciati i mal di pancia del duo Capraro-Di Nitto che da anni sono affetti da questa patologia, da quando il primo era consigliere comunale nella maggioranza che sosteneva l’ex sindaco Paola Villa, il secondo era il suo fideiussore con propositi di entrare a far della segreteria particolare dell’allora presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele e finanche di ambire a svolgere incarichi di delegato esterno e finanche di assessore.

A non mostrarsi stupida e meravigliata di quanto sta avvenendo nel fuoco che cova sotto la cenere della silenziosa maggioranza di centro destra è ora l’ex sindaca di Formia: “Antonio Capraro a me chiese due assessorati e quattro delegati ed era da solo come consigliere. Voi giornalisti la mia risposta la conoscete dal 2020 e sapete cosa ho dovuto subire per questi rifiuti. Figuriamoci adesso che sono in due…”. Insomma l’ex sindaco Villa non esclude che le pretese del duo Capraro-Di Nitto possano essere alimentate da questo mutato e nuovo rapporto di forza in consiglio. L’intervento “british” dell’assessore Papa potrebbe avere un carattere bonario nei confronti del consigliere Capraro che, nonostante la sua latitanza in qualità di presidente della commissione Ambiente, è considerato ancora “recuperabile”. Non lo sarebbe più il consigliere Di Nitto che, dopo aver firmato il ricorso al Tar (era stato eletto consigliere comunale d’opposizione nella coalizione del candidato sindaco sconfitto Amato La Mura) contro la convalida dell’elezione del neo sindaco Taddeo, tornò sui suoi passi subito dopo revocando quella sottoscrizione. Per lui si spalancarono le porte della coalizione di centro destra, la stessa che ora gliel’ha chiuse estromettendolo – si vocifera – dalla chat della maggioranza. Capita.

In questo bailamme non venne sottovalutata la posizione di un altro “cespuglio” che nel dicembre 2017 contribuì a porre fine al quarto mandato dell’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Si tratta del consigliere comunale di Forza Italia Mattia Zannella, l’unico rappresentante su cui poteva fare affidamento la dimissionaria assessora ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo. Quest’ultima dal 2 giugno ha lasciato la Giunta per i famigerati e sopravvenuti impegni di lavoro, il sindaco Taddeo preferisce non parlarne e rispondere al consiglio comunale (neanche per un garbato ed istituzionale ringraziamento all’assessora dimissionaria) ed il consigliere Zannella è stato contento domenica di scortare il gonfalone del comune alla processione della festa patronale del Sacro Cuore nella “sua” Penitro.

In base all’articolo 1 della Costituzione degli Stati Uniti D’America gli uomini, nati liberi ed indipendenti, devono perseguire ed ottenere la sicurezza e soprattutto, la felicità.

Come a Formia.

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