PONZA – Emergono nuovi ed importanti retroscena sulla violenze sessuale di cui è stato protagonista domenica sera a Ponza un aspirante cameriere di 34 anni di Roma ai danni di un’adolescente, di origini romene, di 16 anni. L’uomo in maniera davvero clamorosa nella mattinata di lunedì ha potuto lasciare l’isola pontina con il solo divieto di farvi ritorno nei prossimi tre anni dopo essere stato denunciato a piede libero e munito di foglio di via. Sono stati questi i primi provvedimenti assunti dal sostituto procuratore Chiara Fioranelli dopo la prima informativa ricevuta dai Carabinieri della Compagnia di Formia dopo la denuncia sporta dalla madre della vittima.
L’episodio – come detto – si è verificato domenica sera, poco dopo le 19, in un’abitazione in località “Conti” – a metà strada tra la zona del porto e la frazione de “Le Forna” – dove le due donne avevano preso in affitto alla ricerca di un lavoro stagionale nel settore turistico. Aveva fatto la stessa cosa l’accusato dalla 16enne, giunto da Roma con tre suoi amici per lavorare come cameriere in un noto ristorante nella zona di Santa Maria, la stessa in cui risiede un sorpreso sindaco isolano Franco Ambrosino. Secondo una ricostruzione dei Carabinieri – alla luce del racconto della 16enne – il 34enne ha atteso che l’adolescente uscisse di casa per sistemare all’esterno un sacchetto dei rifiuti per aggredirla alle spalle, per spingerla dentro e violentarla. Quelli successivi sono stati minuti di autentico terrore per la 16enne lasciata sola a terra in lacrime e sotto shock mentre il suo aggressore, rimossi gli elementi che potessero ricondurre a lui, usciva di casa e, sempre da solo, raggiungeva la zona della movida dell’isola.
Hanno impiegato poco i Carabinieri della locale Stazione per risalire a lui ed indentificarlo. Gli accertamenti successivi hanno ricostruito i suoi movimenti a Ponza che aveva raggiunto con tre suoi amici per tentare di lavorare quest’estate. Una società interinale gli aveva trovato un posto da cameriere presso un noto ristorante nella zona di Santa Maria ma dopo soli due giorni di prova è stato mandato via per il suo persistente stato di ubriachezza. La posizione penale del 34enne, difeso dall’avvocatessa romana Valeria Nava, dopo le prime decisioni assunte dalla dottoressa Fioranelli, potrebbe aggravarsi e a sancirlo sarà lo stesso Pm inquirente alla luce del contenuto delle certificazioni mediche che rilasceranno i sanitari dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove la 16enne, sotto shock, è stata ricoverata, dopo un breve trasferimento presso il poliambulatorio dell’isola per compiere approfonditi accertamenti clinici.