Che l’assistenza socio sanitaria del sud pontino necessiti urgentemente di una necessaria inversione di tendenza dopo la conclusione anticipata dell’esperienza dirigenziale del dottor Antonio Graziano la conferma, purtroppo evidente, arriva dalla chiara delibera, la numero 0000391 del 3 luglio scorso, del commissario straordinario dell’Asl di Latina. La dottoressa Sabrina Cenciarelli ha preso atto, con i pareri dei direttori sanitario ed amministrativo aziendale Sergio Parrocchia e Pietro Leone, delle valutazioni delle performance conseguite nel corso del 2023 di tutte la articolazioni aziendali, centrali e periferiche, della sanità pontina. Le ha effettuate l’Oiv, l’organismo indipendente di valutazione ed il loro esito (dopo i verbali è stato sintetizzato nella proposta di delibera avanzata dalla dirigente della Uoc “Controllo di gestione clinico” Laide Romagnoli. Nonostante i tagli e le carenze di personale e delle apparecchiature sono tutto sommate discrete se non buone le valutazioni che l’Oiv stilato a favore degli ospedali pontini di Terracina, Fondi, Latina e Formia (quest’ultimi due sede di sede Dea di secondo livello) e con loro delle varie Unità operative di controllo e dipartimento che, insieme alle strutture gestionali interne (Staff, area economica e finanziaria, Patrimonio, avvocatura, Prevenzione e anti corruzione).
Naturalmente i punteggi variano da 60 a 100 punti e le valutazioni dell’Oiv sono improntate all’ottimismo sfiorando (moltissime delle articolazioni selezionate) i 100 punti. L’unica vera nota stonata è rappresentata dal distretto 5, quello del sud pontino, di Formia e Gaeta, che ha racimolato in questa analitica graduatoria la miseria di 65 punti, il punteggio in assoluto più basso di cui ha dovuto prendere atto la dottoressa Cenciarelli in una delibera che ora si trasformerà (non a caso è stata inviata alla Uoc “Gestione giuridica ed economica del personale” dell’Asl) in vantaggi economici in termini di retribuzione di risultato per quanto riguarda il 2023 a favore dei dirigenti e del personale di qualsiasi divisione. Che qualcosa nell’offerta ospedaliera e socio assistenziale nell’Asl del Golfo non va per il verso giusto lo conferma la stessa delibera dl commissario straordinario Cenciarelli. Se il tanto bistrattato “Dono Svizzero” di Formia (facente parte del polo ospedaliero sud insieme a quelli di Fondi e Terracina) ottiene il massimo del punteggio, 100, la Uoc Distretto 5 è risultato fanalino di coda con solio 65 punti (la normativa vigente prevede che 60 è il minimo per la rimozione dell’incarico dirigenziale e la mancata attribuzione dell’incentivo economico di produttività) a conferma che i precedenti vertici aziendali dell’Asl di Latina avrebbe dovuto e potuto fare altre scelte apicali dopo la “fuga” del dottor Antonio Graziano e l’attribuzione della Uoc ad un facente funzione.
La graduatoria dell’Oiv è impietosa quando, a fronte dei 65 punti raccolti dal Distretto 5, gli altri quattro aziendali dell’Asl hanno brillato per produttività e conseguimento di risultati: Uoc Distretto 1 (95 punti), Uoc Distretto 2 (95) , Distretto 3( 90) e Distretto 4 (95 punti). Insomma punteggi distanti anni luce da Distretto Asl del sud pontino che, dopo l’emergenza pandemica, avrebbe dovuto perseguire altri risultati messi in cantiere dalla stessa direzione aziendale dell’Asl di Latina nel corso del 2023. Uno su tutti; l’attivazione del centro di alta diagnostica al piano interessato dell’ospedale “Monsignor Luigi Di Liegro” di Gaeta nell’ambito di uno storico (e purtroppo) non ancora applicato accordo del 2020 tra l’allora direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati ed il sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano.
Quest’ultimo, bersagliato dalle minoranze dei comuni di Gaeta e Formia circa la mancata attivazione di questa struttura (dipendente della Uoc di radiologia del “Dono Svizzero” di Formia, aveva chiesto lumi alla stessa Regione e alla stessa Asl di conoscere le ragioni di questo mancato ritardo. Ad effettuare un’operazione verità è stato il Movimento Cinque Stelle che ha sempre sostenuto come la mancata attivazione del Centro di Alta Diagnostica di Gaeta sia stata causata dalla ritardata attivazione da parte degli attuali vertici (da oltre anno) del Dostretto 5 delle procedure riguardanti l’accreditamento regionale. Si è ipotizzato che il centro di alta diagnosticata potesse aprire i battenti prima o subito l’ultimo voto regionale ma il Movimento 5 Stelle aveva chiesto allo stesso ex sindaco di Gaeta, ora consigliere regionale di Forza Italia – Cosmo Mitrano – di […] verificare in tempi celeri, in vista dell’inaugurazione, anche se il centro di Gaeta in questione sia in possesso delle autorizzazioni necessarie all’esercizio dell’attività, onde evitare ogni ulteriore inutile imbarazzante ritardo.
Lo stesso assessore regionale alle Politiche Sociali Massimiliano Maselli nei primissimi giorni di aprile 2024, rispondendo all’interrogazione regionale del Consigliere del Movimento 5 Stelle Valerio Novelli, in merito al prolungato ritardo relativo all’apertura del Centro di Alta Diagnostica di Gaeta, aveva precisato come a mancare fosse soltanto un’ autorizzazione.
“A distanza di mesi possiamo ipotizzare che gli ulteriori inutili e imbarazzanti ritardi dell’apertura del Centro di Alta Diagnostica di Gaeta presso il Distretto 5 – ha specificato Simone Avico del M5s – preoccupano la collettività comprensoriale sia per le dichiarazioni e promesse fuorvianti, artefatte e sleali, sia per la probabile “distrazione e dimenticanza” dei Dirigenti territoriali e distrettuali dell’Asl di Latina nel gestire la struttura pubblica, ovvero nell’istruire atti e procedimenti necessari all’attivazione del suddetto Centro, quali l’accreditamento istituzionale regionale. Si tratta di un presupposto per l’esercizio di queste attività sanitarie per conto del servizio sanitario nazionale e regionale. Insomma, quanto preannunciato dal Movimento 5 Stelle anche in quell’occasione, si è più che probabilmente verificato. Ed è per questo che ai soliti annunci abbiamo sempre preferito raccontare ai cittadini la verità”.
“E’ trascorso un mese dalle elezioni europee…e nei 15 giorni prima del voto il Centro di Alta Diagnostica dell’ospedale Di Liegro di Gaeta lo stavano inaugurando… Dopo un mese il silenzio tombale!- rincara la dose l’ex sindaca di Formia, ora consigliera comunale do opposizione Paola Villa – Ma poi l’hanno richiesto l’accreditamento regionale? Ma poi il personale per farlo funzionare lo devono prendere in prestito dal Dono Svizzero, rendendo ancora più precario in materia di personale, oppure faranno altro? Intanto gli europei eletti e rieletti vanno alle processioni e alle sagre, accompagnati dai loro vassalli regionali e locali. Il caldo, il mare, le feste e i fuochi d'artificio fanno dimenticare tutto, proprio tutto…anche il diritto alla salute”.