Athos Faccincani nasce nel 1951 a Peschiera del Garda. Dopo aver conseguito la Licenza Media, si iscrive a Ragioneria per accontentare la madre. Nei pomeriggi frequenta, senza dirlo ai genitori, gli studi di Guidi, Seibezzi e Novati, dove impara le tecniche pittoriche, ma sopratutto capisce che l’arte è una parte fondamentale della sua vita. Dopo il diploma rifiuta un posto in banca per dedicarsi all’arte a tempo pieno. Le opere di questi anni giovanili hanno uno stile espressionista e ritraggono personaggi cupi e sofferenti. Faccincani frequenta gli ospedali psichiatrici e le carceri per riuscire a esprimere meglio la sofferenza e l’angoscia dei suoi personaggi. Negli anni ’70 gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza, grazie alla quale ottiene la nomina a Cavaliere della Repubblica, conferitagli da Sandro Pertini che aveva visitato le sue Personali. Dopo questa riconoscenza, Athos Faccincani vive un periodo di crisi interiore e abbandona la pittura per un anno. In questo periodo si prende cura del figlio Mattia e compie diversi viaggi nel sud Italia.Quando decide di ricominciare a dipingere, il suo stile cambia radicalmente sia per i soggetti che per lo stile. In questa nuova fase artistica predilige i paesaggi che rappresentano una natura lussureggiante e rigogliosa. Lo stile è quasi impressionista, i colori usati sono accesi. Ogni quadro ripropone le stesse linee guida: il sole alto, la luce e il racconto semplice. Sembra quasi che Faccincani abbia deciso di combattere la sofferenza del mondo, tipica della sua prima fase, con la
pittura.
Athos Faccincani è oggi un artista di enorme successo: ha esposto a Londra, Parigi, Vienna, Chicago, Madrid, Los Angeles, New York, Zurigo, Monterarlo… oltre che in Italia. Le sue opere sono presenti nelle case delle celebrità di Hollywood e ha vinto numerosi premi.
I suoi soggetti preferiti, le assolate marine e i porti pieni di imbarcazioni, campi, fiori e alberi emanano un senso di freschezza e di bellezza in una pittura dove la natura e i luoghi presentano il
loro volto più amichevole. Vedute ariose e radiose, dai colori forti ma anche straordinariamente dolci, poiché tali sono le sensazioni che i suoi dipinti trasferiscono agli occhi di chi li guarda.
L’opera dell’artista si contraddistingue, infatti, per l’intensità dei colori che si accendono a vista d’occhio conferendo al genere del paesaggio una rinnovata espressività in cui l’energia del colore
puro, fiammante, non produce tensione emotiva ma calma interiore.
Svela Faccincani: “Quando avete davanti agli occhi un mio quadro e vi chiedete il perché dei fiori, allora sappiate che non è solo la loro bellezza che voglio riprodurre, non è arte ornamentale che voglio rappresentare: è l’amore, ed i fiori, casualmente e per volere del fato, sono la cosa migliore per esprimerlo. E a chi dice che i miei rossi son troppo rossi, i miei gialli troppo gialli e i miei azzurri troppo azzurri, a loro dico che se la stanno prendendo con la persona sbagliata: non son io che ho creato fiori tanto colorati, acque così verdi e cieli così azzurri, ma chi avrebbe il coraggio di fare un appunto al buon Dio?”.