Omicidio Piccolino, Di Rocco: “La nostra città è stata messa barbaramente alla berlina”

FORMIA – “Formia è risultata essere agli occhi di tutti gli italiani solo come una città di camorra”. Lo dichiara il consigliere dell’Udc Antonio Di Rocco, che commenta gli esiti delle indagini sull’omicidio di Mario Piccolino.

“Un plauso alle forze dell’ordine per il celere e grande lavoro compiuto. Ritengo necessario continuare a tenere alta la guardia. Ma constatiamo purtroppo che la città è stata messa barbaramente alla berlina su tutti i mass media nazionali ed internazionali per un puro interesse privatistico del Sindaco, per un briciolo di visibilità e soprattutto per coprire ben altre situazioni.

E’ ben nota a tutti, infatti, la crisi amministrativa e politica che sta interessando da mesi l’intera maggioranza. Un modo quindi per distogliere l’attenzione dalla dilaniante crisi amministrativa e dell’avvenuto aumento delle tasse. La Tari sta arrivando a casa dei cittadini in questi giorni, come già annunciato in pieno Consiglio Comunale, con forti aumenti ai danni delle famiglie e il Sindaco Bartolomeo in sede di Bilancio giurava e spergiurava che era diminuita. Bugie su bugie … volontarie bugie.

Chi ripagherà i cittadini e le aziende formiane per il messaggio negativo fatto passare volontariamente? Al Sindaco è rimasta ormai una sola cosa da fare, così come ad un giocatore di poker a cui non è riuscito il bluff, chiedere scusa a tutti e dimettersi”.

Sullo stesso tenore la nota rilasciata da CasaPound Italia Sud Pontino. “Chiamarla pessima figura sarebbe un eufemismo”: è questo il commento di Mauro Pecchia, coordinatore di CasaPound Italia Sud Pontino, in merito alla vicenda dell’arresto del presunto assassino di Mario Piccolino. “La sinistra locale ha tentato in tutti i modi di conquistarsi un martire sul campo. La gestione della vicenda che ha visto protagonista i maggiori esponenti del Partito Democratico locale è stata a dir poco vergognosa. Qualcuno – prosegue Pecchia – ha pensato più di crearsi una finta passerella anti-mafia, piuttosto che rispettare un grave momento di lutto per il nostro territorio, attendendo in rispettoso silenzio l’esito delle indagini”.

Secondo il coordinatore locale di CasaPound Italia il Partito Democratico e i suoi esponenti avrebbero fatto una vera e propria opera di sciacallaggio, approfittando della morte di un noto blogger locale, rivendendosela immediatamente come un’esecuzione di camorra, facendo in modo che i cittadini potessero pensare che la morte di Mario Piccolino non fosse legata a un contenzioso di natura personale, ma a un avvertimento nei confronti dell’amministrazione comunale formiana e del suo sindaco Sandro Bartolomeo.

“Saranno rimasti delusi i nostri esponenti democratici, i quali si sono subito preoccupati di fare la figura dei paladini della giustizia, piuttosto che ricordare un loro amico e conoscente con il dovuto rispetto. Chi ripagherà – continua Pecchia – i danni che sono stati fatti all’immagine del nostro territorio? Quanti possibili turisti in tutta Italia saranno stati allontanati dalle nostre zone, perché qualcuno ha pensato bene di approfittare dei riflettori dei media nazionali per dipingere il nostro Golfo come una zona dove la camorra spara in pieno giorno.

Dopo il teatrino che il Partito Democratico ha inscenato in tutte queste settimane – conclude – è il tempo delle scuse, chieda scusa il sindaco Bartolomeo e tutti coloro che hanno partecipato a questo sceneggiato da pochi soldi. Chieda scusa ai cittadini del territorio, ma soprattutto, chieda scusa al suo amico Mario Piccolino, per aver usato la sua morte come una bandierina da sventolare”.

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