Corte dei conti per il Lazio, arriva la nomina del generale Pasquale Angelosanto

Attualità Regione Lazio

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonio Aurigemma ha designato nella seduta di mercoledì il generale Pasquale Angelosanto, con 41 voti su 41 consiglieri votanti, componente aggiuntivo nella sezione regionale di controllo della Corte dei conti per il Lazio. Angelosanto, 65 anni, originario del comune di Sant’Elia Fiumerapido, è noto aver comandato brillantemente il Ros dei Carabinieri dal 2017 al 2023 e, nello specifico per aver condotto l’operazione che ha portato agli inizi del 2023 all’arresto del più pericoloso latitante di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, nel frattempo deceduto.

La nomina del generale Angelosanto durerà cinque anni e risponde ad una specifica prescrizione normativa in base alla quale la magistratura contabile deve avere precise articolazioni su base regionale avendo competenza nelle “materie di contabilità pubblica” ossia in materia di responsabilità amministrativa e contabile su tutte le amministrazioni pubbliche del Lazio e le società di diritto privato a totale partecipazione pubblica e lo Statuto prevede che ogni Regione debba esprimere un suo magistrato all’interno della Corte di competenza territoriale.

E per il presidente del consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma la votazione deliberata all’unanimità “è un riconoscimento alla grandissima professionalità del generale Angelosanto, già comandante del Ros Carabinieri: “sotto la sua direzione, è stato arrestato il superlatitante Matteo Messina Denaro. Siamo convinti che, con altrettanta serietà, capacità, rispetto delle istituzioni, saprà svolgere questo nuovo prestigioso incarico”.

Nelle ore precedenti, Angelosanto aveva tenuto una sua relazione davanti alla Commissione contro razzismo e antisemitismo presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Era intervenuto in qualità di responsabile nazionale per la lotta contro l’antisemitismo che, dopo i fatti del 7 ottobre, “non è stato mai debellato, non è scomparso. Dopo la Shoah, si era solo assopito e ora riemerge in forme diverse“.

L’assemblea della Pisana poi ha esaminato la proposta di legge regionale numero 150 del 26 marzo 2024, prima firmataria la consigliera Laura Corrotti, concernente: “Modifica alla legge regionale 8 novembre 2004, n. 12 (Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi) e successive modifiche. La proposta di legge, composta da quattro articoli, va a modificare le norme regionali sul condono edilizio del 2004, nella parte in cui sono escluse dalle opere sanabili  le costruzioni realizzate in aree su cui, successivamente all’edificazione era stato  apposto a un vincolo, sulla “base di leggi statali e regionali a tutela dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a protezione speciale non ricadenti all’interno dei piani urbanistici attuativi vigenti, nonché a tutela dei parchi e delle aree naturali protette nazionali, regionali e provinciali”.

La norma si applica esclusivamente alle pratiche ancora pendenti negli uffici comunali. Vivace il dibattito generale scaturito, con numerosi interventi contrapposti con i consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto la proposta di legge e i consiglieri di opposizione fortemente contrari. I lavori si sono fermati dopo l’approvazione dell’articolato, al termine del quale il presidente Aurigemma ha sospeso la seduta aggiornandola a mercoledì prossimo, 17 luglio 2024, con le dichiarazioni di voto e il voto finale della proposta di legge regionale numero 150.