Gaeta / Celebrazioni per il 250° anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza

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GAETA  -Nonostante le sue 250 primavere, la Guardia di Finanza gode di ottima salute. A ribadirlo è stato il ministro della Protezione Civile e per le Politiche del mare Nello Musumeci rappresentando il governo nazionale alla straordinaria esercitazione del comparto areo-navale che nello specchio acqueo antistante il piazzale Caboto, nel quartiere medioevale di Gaeta, ha rappresentato la prima e spettacolare parte della “due giorni” organizzata nella tappa gaetana per le celebrazioni per i 250 anni dalla fondazione del corpo. Il Ministro Musumeci ha espresso i sentimenti di gratitudine della premier Meloni al comandante nazionale della Guardia di Finanza, il generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, sottolineando, alla presenza delle principali autorità civili e militari della provincia di Latina, gli importanti risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle nel settore economico finanziario e anticipando quelli che saranno i futuri programmi, soprattutto nel settore della tutela ambientale.

Le celebrazioni per il 250° anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza hanno conosciuto il loro epilogo a Gaeta con un riuscito convegno che, dal titolo “Il Mediterraneo: sfide, minacce ed opportunità”, si è svolto presso la caserma Bausan, storica sede della scuola nautica di Gaeta delle Fiamme Gialle.

“La Guardia di Finanza, che vanta una storica presenza a Gaeta, ha indubbiamente contribuito a valorizzare l’identità marinara di questa città – ha commentato Giovanni Acampora, il presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina e dell’Assonautica Italiana – Parlare di Mediterraneo, nell’attuale contesto geopolitico, è fondamentale per saper cogliere ‘sfide, minacce ed opportunità’. Il Mediterraneo oggi è al centro di forti pressioni e la crisi del Mar Rosso ha aggiunto instabilità agli equilibri geopolitici già dominati da profonde tensioni sui diversi fronti di guerra. Il nostro Paese è il pontile dell’Europa nel bacino del Mediterraneo, e il nostro ruolo centrale ci impone di essere protagonisti per ridefinire relazioni istituzionali pacifiche e orientate allo sviluppo, come sta facendo il Governo in un dialogo con le Istituzioni comunitarie indispensabile, in cui l’Italia merita di essere ascoltata”.

Alla presenza del Comandante Generale della Guardia di Finanza, De Gennaro, Acampora ha evidenziato come “In questo scenario, Assonautica Italiana, l’associazione nazionale per lo sviluppo dell’Economia del Mare di Unioncamere, da sempre è in prima linea facendo da sponda al mondo produttivo e alle Istituzioni, locali e nazionali, attraverso il coordinamento delle strategie di sviluppo del sistema mare, con una visione unitaria e fortemente orientata alle sinergie dei territori. Se oggi l’Economia del mare ha una dimensione riconosciuta, lo dobbiamo anche alla continuità delle azioni che stiamo portando avanti, con la responsabilità istituzionale che caratterizza l’impegno dell’intero Sistema Camerale, con Unioncamere, Assonautica Italiana e le Camere di Commercio. Ma la sfida dell’Italia come Nazione di Mare si vince solo avendo la piena conoscenza dello scenario marittimo in cui ci muoviamo e della sua evoluzione, in modo rapido e puntuale e, per questo, da più di 15 anni, studiamo e analizziamo il suo valore. Questa sintesi è stata elaborata in occasione della redazione del rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere, che, giunto quest’anno alla XII edizione, è stato presentato in Unioncamere, alla presenza dei Ministri Urso e Musumeci”.

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