GAETA – Quella di venerdì è stata una mattinata assai vivace quella vissuta nei pressi dell’aula consiliare e della segreteria particolare del sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Un gruppo consistente di cittadini e di operatori commerciali della zona attigua all’ex piazzale della stazione ferroviaria avrebbe voluto, alle 12, parlare con i vertici dell’amministrazione comunale per stigmatizzare la situazione di abbandono ma anche di caos in cui versa una delle aree strategiche della città, peraltro al centro di un’inchiesta penale prima della Procura e ora di un processo che riprenderà il prossimo gennaio. I cittadini si sono da tempo riuniti in un comitato per chiedere il rispetto di alcune delibere del consiglio comunale che tra il 2008 ed il 2009 davano un preciso mandato al Consorzio Industriale del sud pontino di difendere l’interesse pubblico della zona con l’intento, duplice, di migliorare e qualificare sia la mobilità che la sosta a metà strada tra il centro urbano ed il litorale di Serapo.
A distanza di oltre 15 anni e di una palese situazione di tradimento istituzionale i cittadini sono tornati in comune dopo aver inscenato diversi e riusciti sit-in. La situazione è peggiorata nel senso che se il piazzale dell’ex stazione fu acquistato dalle Ferrovie dello Stato da parte del Consorzio Industriale nell’ambito del bellicoso, miliardario ma seppellito progetto di riattivare l’ex Littorina Formia-Gaeta per essere parte venduto per soli 409 mila euro alla costituta società “Cavour Immobiliare” e parte per essere affidata la gestione ad un’impresa napoletana specializzata nella sosta a pagamento. I cittadini – moltissimi anziani – e gli operatori commerciali residenti ed impegnati in via Del Piano, in via Atratine e nelle traverse laterali, coordinati dal loro attivo portavoce Damiano Di Ciaccio, avevano ricevuto un appuntamento con il sindaco Leccese a mezzogiorno di venerdì ma, dopo quasi 40 minuti di attesa (il Primo Cittadino era impegnato in una contestuale conferenza , anch’essa iniziata in ritardo per presentare il neo assessore all’ambiente e al ciclo dei rifiuti Luca Gallinaro), hanno esternato tutto il loro disappunto sia per l’attesa che hanno dovuto sostenere che per la mancanza di quelli che considerano, ora e più che mai, i loro principali interlocutori, i consiglieri comunali di Gaeta.
All’invito hanno preferito rispondere correttamente solo in due, il consigliere comunale di maggioranza della lista “Gaeta Tricolore” Marco Di Vasta e quello di minoranza Franco De Angelis, presidente della commissione Trasparenza e consigliere della lista di opposizione “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” Franco De Angelis.
“Se non ci sono loro che rappresentano un’intera assemblea civica democraticamente eletta – ha tuonato il presidente Di Ciaccio – possiamo anche andare via. Che senso ha rimanere qui?”. Nei corridoi della segreteria particolare del sindaco Leccese hanno provato a mediare il primo cittadino ed il presidente del consiglio Davide Speringo, rassicurando che avrebbe rappresentato il massimo consesso civico in questa legittima controversia con un gruppo consistente di cittadini.
Alla fine l’incontro, complice l’indisponibilità dell’aula consiliare (dove però c’erano i giornalisti e gli operatori televisivi), si è svolto ma nell’ufficio del sindaco Leccese dove a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato il consigliere De Angelis. “Non ho potuto rimanere in silenzio – ha commentato il presidente della commissione Controllo e Garanzia – quando il Sindaco gratuitamente ha detto pubblicamente che sarebbe dovuto essere, durante il suo secondo mandato, il sindaco di centro sinistra Silvio D’Amante a provvedere ad acquistare l’area del piazzale della stazione piuttosto che l’ex convento dei Cappuccini. Ho definito qualunquista ed inopportuna questa dichiarazione , un modo come un altro per mettere la solita toppa ad una situazione che sta sfuggendo sempre di più a questa amministrazione comunale”.
Che l’incontro non abbia sortito alla fine alcun risultato l’ha detto nell’intervista video allegata il portavoce del comitato Di Ciaccio : “Noi rinnoviamo la volontà di incontrare l’intero consiglio comunale (l’occasione sarebbe potuta esserci nel pomeriggio di venrdì prima o subito dopo la seduta convocata giovedì mattina last minute in via ….straordinaria per la surroga dell’assessore dimissionario al ciclo dei rifiuti Diego Santoro con il suo sostituto Luca Gallinaro) e non tizio o caio. Vogliamo questa democratica possibilità perché ci arrivano voci incontrollate che la società che ha avuto dall’ex Consorzio industriale del sud pontino la gestione dell’area voglia stralciare la convenzione. Questo incontro va organizzato alla luce del sole perché vogliamo davvero capire – ha concluso il professor Di Ciaccio – se il consiglio comunale, mettendosi un po’ di cenere sul capo, voglia applicare in concretamente il contenuto delle delibere di 15 anni con cui si raccomandava al Consorzio industriale del sud pontino di preservare la finalità pubblica dell’area dell’ex piazzale della stazione ferroviaria”. Insomma, meglio tardi che mai.
INTERVISTA Damiano Di Ciaccio, portavoce comitato civico ex piazzale stazione ferroviaria Gaeta