TERRACINA – Il proscioglimento del loro assistito per insussistenza delle prove raccolte contro la scelta delle parti civili di condividere la requisitoria del sostituto procuratore Giorgia Orlando di chiedere nove e quattro mesi di reclusione per l’imputato. E’ questa la sintesi della penultima udienza del rito abbreviato che venerdì si è celebrato davanti il Gup del Tribunale di Latina Laura Morselli nei confronti di Alessandro Frateschi, l’ex insegnante di religione di 50 anni di Terracina accusato di aver abusato sessualmente dal 2018 al 2022 cinque ex suoi alunni che frequentavano il liceo scientifico “Majorana” di Latina.
Quella dei Carabinieri è stata un’attività investigativa lunga e complessa, caratterizzata da due arresti operati nei confronto di Frateschi che, alla luce di nuove prove d’accusa (messaggi inviati alle vittime ma anche le testimonianze di quest’ultime nel corso delle indagini preliminari e dell’incidente probatorio) ai suoi danni, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato godendo della riduzione di un terzo della pena. Il legale delle parti civili del Garante regionale per l’Infanzia Monica Sansoni, l’avvocato Nicodemo Gentile, è stato durissimo per l’indifferenza che ha riguardato questo caso: “Questa è una ferita per tutta la comunità e la società, c’era gente che sapeva e ha fatto finta di niente, noi non ci giriamo dall’altra parte”.
La sentenza è prevista nell’udienza del prossimo 19 luglio subito dopo le repliche.