Gaeta / Nuovi pontili a Sant’Erasmo, le osservazioni del Movimento cinque stelle

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GAETA  – Anche il Movimento Cinque Stelle di Gaeta nelle ultime ore previsto dal nuovo bando ha presentato presso gli uffici cittadini dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale le osservazioni previsto dal bando nell’ambito di mirata richiesta formalizzata da una società finalizzata ad ottenere per la durata di nove anni una concessione di 5518,90 metri quadrati per l’installazione nello specchio antistante il Santuario dell’Annunziata, nel quartiere di Gaeta medioevale, di un consistente numero di pontili galleggianti stagionali. Il M5s rileva come via un altro richiedente, un privato operatore economico, che tra il 2021 e l’anno successivo ha chiesto alla stessa Adsp di beneficiare di uno specchio acqueo inferiore, di 1500 metri quadrati, per svolgersi la stessa attività economico-imprenditoriale.

Se questa prima richiesta non sia mai stata accolta, il firmatario delle osservazioni pentastellate Simona Avico motiva le ragioni che, a suo dire, dovrebbero portare sia l’ex Autorità portuale del Lazio che lo stesso Comune di Gaeta a fermare queste “impattanti” iniziative: “Non ci spieghiamo, soprattutto perché se l’Autorità Portuale stessa specifica che si tratti di zone di competenza urbanistica del Comune di Gaeta, non abbia rigettato le stesse istanze affinché venissero ripresentate al Comune stesso. Il 9 luglio scorso – rende noto Avico – abbiamo osservato come la pratica sia fondamentalmente “viziata” in quanto per avere piena contezza dell’opera, comprensiva della planimetria che indicasse con esattezza il tratto di mare oggetto della concessione, bisognava addirittura richiederla materialmente all’Autorità Portuale. Presumendo che si tratti del tratto di costa che arriva fino ai Bastioni dell’Annunziata da “Largo Caserta” è chiaro che l’opera in questione, al netto di fantasie urbanistiche che saremmo pronti a contrastare, non ha nessuna caratteristica per vedersi realizzata. Il Piano Regolatore Generale del Comune di Gaeta – ha aggiunto Avico – non prevede alcuna attrezzatura nautica tra la banchina Caboto e la Base militare della Nato. A rafforzare questa posizione è stato il voto unanime alla delibera consiliare numero 50/2023 con due emendamenti. Erano stati presentati dalle minoranze e votati all’unanimità a ribadire la tutela del centro storico e, soprattutto, che non vi sia alcuna modifica al tratto di costa fino alla banchina Caboto. L’opera non ha alcuna possibilità di essere realizzata. E’ pienamente incompatibile – osserva Avico – e difatti nelle nostre osservazioni abbiamo diffidato gli enti competenti da qualsiasi prossimo procedimento in itinere”.

Se quanto “fin qui detto è incontrovertibile”, c’è un aspetto, non secondario, da non tralasciare. “La distesa di cemento, motivo di una lunga battaglia del gruppo locale negli anni scorsi, di Piazza Risorgimento, possiamo dire oggi che non sarà quasi sicuramente nelle mani e in funzione dei residenti. Lo dichiarammo già due anni fa, all’indomani dell’iter-lampo con cui fu fatto sgomberare l’ex circolo Tennis, ma oggi con un centinaio (circa) di ormeggi a pochi metri possiamo escludere qualsiasi altro scopo maggioritario. Difatti, se il Piano Regolatore vigente disciplina la possibilità di predisporre pontili mobili galleggianti tra il molo peschereccio e la Base Nautica Flavio Gioia non si comprende, o non del tutto, il motivo per il quale è stata scelta da un privato e da una società lo specchio d’acqua a Gaeta Sant’Erasmo. Non osiamo immaginare se si confermasse il rapporto ipotizzato di una imbarcazione per due auto. Gaeta Sant’Erasmo ha già dato in termini di servitù, di parcheggi, tra forze dell’ordine e concessioni nautiche varie, e sta già vivendo – ha concluso polemizzando Avico – un periodo di totale abbandono. Un nuovo carico urbanistico, in termini viabilità e di flusso turistico di questa portata sarebbe del tutto inconcepibile. L’Amministrazione Comunale stralci interamente il progetto”.

Lo farà?