Formia / Venticinquesimo anno di sacerdozio per don Mariano Salpinone, i festeggiamenti [VIDEO]

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FORMIA – L’interpretazione di “Albachiara” di Vasco Rossi ma anche di altri motivi celebri di Renato Zero e soprattutto di Claudio Baglioni – di cui è stata applaudita la cover band dei “QPGA” – ha concluso nella fornace dell’oratorio del Villaggio Don Bosco di Formia la festa che la comunità parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria di Formia ha fortemente voluto organizzare per il suo attivo e apprezzato parroco. Don Mariano Salpinone lunedì ha tagliato l’importante traguardo del suo 25°anniversario di sacerdozio e la festa, riuscita alla genuina partecipare di tantissimi giovani, bambini e di le associazioni laicali che gravitano attorno alla comunità di parrocchiale, ha rappresentato l’ultimo atto di un pomeriggio intenso che, nonostante l’insopportabile caldo torrido, aveva avuto come incipit iniziale la celebrazione Eucaristica officiata dall’Arcivescovo di Gaeta alla presenza di numerosi sacerdoti diocesani e di alcuni che proprio quest’anno hanno festeggiato il loro primo quarto di secolo di missione sacerdotale.

Il presule della Chiesa del Golfo è stato una valanga di apprezzamenti per don Salpinone che, originario di Gaeta, è stato formiano di adozione (prima del Villagio di Don Bosco ha guidato la parrocchia del Buon Pastore nella frazione di Penitro) diventando grazie ad un duro ma continuo ed apprezzato lavoro quotidiano, svolto in stretta sinergia con tanti laici, un punto di riferimento per tantissime famiglie (soprattutto di quelle che non ce la fanno) e giovani in difficoltà.

“La gratitudine è un immenso bisogno di condivisione! – ha voluto subito precisare don Mariano nel’intervista video allegata – Qui il mio piccolo essere unico e particolare si incontra con l’universale sentendo fratello di ogni uomo. Condividendo un po’ di me, cerco di non nascondere come tutto ciò che sono l’ho ricevuto dagli altri che il Signore mi ha donato accanto”. E nella esistenza don Salpinone di “altri” vicino ne ha avuto diversi ma quelli più importanti purtroppo non c’erano: i suoi genitori, papà Felice (gli scrisse il 14 dicembre 1998 nel giorno della ricorrenza di Sa Giovanni Della Croce un sonetto che si è rivelato profetico “Ti ringraziamo assieme a Mariano: egli sia fedelmente la tua voce che giunge col tuo aiuto assai lontano”) e mamma Rosanna, prematuramente scomparsa qualche anno e venuti meno a pochi giorni l’uno dall’altra.

Per don Salpinone questa è stata una mazzata che ha riattualizzato il dolore per una perdita di un suo fratello, si chiamava anche lui Mariano che, prima della sua nascita, fu vittima di un incidente domestico all’età di un anno…Il venticinquesimo anniversario di sacerdozio di don Salpinone – ha utilizzato quale imprescindibile motto “Servo per amore, sacerdote dell’umanità”, – è stata l’occasione per tracciare naturalmente un bilancio di una vocazione sbocciata dall’infanzia (“rifarei tutto quello che ho fatto, forse le rifarei meglio ma consapevole che le messe è davvero tanta e gli operai sono pochi”) che ha avuto come elemento comune denominatore la pratica “dal basso” di un umanesimo che costa tantissima fatica affrontare. La festa era stata inaugurata sotto una canicola insopportabile dall’esposizione e dalla benedizione del crocifisso iconostasi e da un commovente ricordo del primo parroco salesiano del Villaggio Don Bosco di Formia, don Mario Maria Marin. Con una doverosa precisazione.

Il festeggiato non ha voluto – come il suo giorno della sua ordinazione – regali. Ha autorizzato sì la raccolta fondi per sostenere l’avviamento di una scuola professionale all’interno dell’oratorio salesiano di Betlemme finalizzato alla nascita di un corso di ingegneria in energie rinnovabili “che aiuti lo stesso oratorio ad essere scuola che avvii alla vita tutti i suoi ragazzi”.

“Il sonetto scritto da mio padre un anno prima che venissi ordinato sacerdote è stato davvero profetico – ha commentato concludendo don Mariano Salpinone – Mi ha aiutato a rileggere la mia vita sin dalle sue radici e ho scoperto un ritmo da seguire che mi calma e si semplifica e (da qui la scelta del sacerdote di interpretare più volte durante i festeggiamenti a lui dedicati un altrettanto profetico “Dagli il via” di Claudio Baglioni) e mi permette di muovermi con tanta libertà”.

E fa anche tanta rima.

INTERVISTA Don Mariano Salpinone, parroco Villaggio Don Bosco Formia.

 

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