Cronaca

Arce / Omicidio Serena Mollicone, annullata la conferenza stampa della famiglia Mottola [VIDEO]

ARCE – Non finiscono mai le polemiche scaturite – come da previsione – all’indomani della sentenza bis di assoluzione dei cinque imputati coinvolti nell’omicidio (e nei depistaggi operati successivamente) di Serena Mollicone. Il pool difensivo di Franco, Marco e Annamaria Mottola avrebbe voluto incontrare i cronisti subito dopo la loro nuova assoluzione decretata il 12 luglio scorso dai giudici della prima sezionale penale della Corte d’Assise d’appello. Era stata indetta una prima conferenza stampa per la mattina del 13 luglio presso la biblioteca nel palazzo della cultura di Cassino ma per sopravvenuti motivi organizzativi era stata prima rinviata al pomeriggio di quel pomeriggio e poi alle ore 17 di martedì 16 luglio.

Ma, sorpresa della sorprese, anche questo nuovo appuntamento è stato annullato e le accuse lanciate dal portavoce del collegio difensivo dela famiglia Mottola sono feroci e gravi se confermate. “Dobbiamo registrare – ha detto nell’intervista video allegata il crimimologo Carmelo Lavorino – un improvviso voltafaccia del responsabile della struttura impostogli da qualcuno della Giunta Comunale, soggetto che le Autorità competenti hanno il dovere di individuare. Sinora abbiamo avuto già due incontri con i mezzi d’informazione presso il Palazzo della Cultura sempre sul processo Mollicone e questi problemi non sono mai sorti. Evidentemente il veleno della propaganda colpevolista, del piagnisteo a prescindere, della calunnia, del vigliacco ‘si dice’ e del livore –  un’altra dose di veleno del professor Lavorino – è  entrato dove non dovrebbe entrare: nella cultura”.

Il collegio di difesa della famiglia Mottola (alla presenza dell’ex comandante della Caserma dei Carabinieri di Arce, Franco) avrebbe voluto rappresentare “le nostre considerazioni alla presenza ed avremmo risposto alle domande dei giornalisti – ha aggiunto Mollicone -. Evidentemente questo non è gradito a ‘qualcuno dell’alto del Cassinate’, soggetto sicuramente becero colpevolista e forcaiolo. Evidentemente si fanno discriminazioni e scelte pseudo ideologiche-giudiziarie-investigative, basti pensare che al Palazzo della Cultura è stato presentato un libro colpevolista – nonostante i Mottola fossero stati assolti – alla presenza di due sindaci: quello di Arce e quello di Cassino: lo Stato contro lo Stato! Protestiamo contro questo ridicolo e squallido abuso, contro questo atteggiamento da ‘cupoletta’, da ‘amici degli amici’, da ‘sottocultura con prepotenza e dittatura’”. 

Ma questa conferenza – come quella si tenne la sera del 15 luglio 2022 dopo la prima assoluzione decretata dalla Corte d’Assise di Tribunale – si sarebbe potuta tenere presso una struttura privata o un albergo? Ecco la risposta secca di Lavorino: “In questo modo avremmo dato soddisfazione agli autori del boicottaggio e del danno alla libertà ed al diritto dell’informazione”.

INTERVISTA video Carmelo Lavorino, portavoce pool difensivo famiglia Mottola

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