FORMIA – Un colpo di calore. La Procura della Repubblica di Cassino ha disposto l’autopsia ma non ci sono purtroppo più dubbi sulla causa che nel pomeriggio di martedì ha provocato il decesso di Paola Renai, di 64 anni di Parma. La donna ha perso la vita mentre si trovava con altri ospiti della comunità psichiatrica “Insieme” sul tratto di arenile dato in concessione al Villaggio Don Bosco, in località Acquatraversa a Formia. La donna, che dallo scorso febbraio era in cura presso la struttura di Penitro, è stata vista accasciarsi improvvisamente sulla spiaggia del litorale di levante di Formia. I primi soccorsi sono stati tempestivi ma drammaticamente inutili. Vi hanno perso parte, oltre ai bagnini dello stabilimento balneare, anche un medico bagnante che si trovava nei pressi ed una pediatra che abita a poche decine di metri dal luogo di questa tragedia. Sono intervenuti poi il personale del 118 e gli agenti del locale Commissariato e della Guardia Costiera ma per la bagnante di Parma non c’è stato nulla da fare, nonostante il pronto utilizzo del defibrillatore. Subita informata di quanto accaduto, l’autorità giudiziaria di Cassino ha disposto lo svolgimento dell’autopsia sul cadavere della vittima che, ironia del caso, era molto apprezzata dagli altri degenti della comunità “Insieme” per le sue capacità natatorie.
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