FORMIA – Se non è un record, poco ci manca. Il reparto di ginecologia e di ostetricia dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia si rivela essere un punto di riferimento per le puerpere di tre province e la conferma, puntuale, è arrivata dall’arrivo in ben sette circostanze della cicogna in una fascia oraria di sole 16 ore nella giornata di giovedì . Dalle sei del mattino alle dieci della serata sono venuti a mondo ben sette bambini a riprova della ritrovata decisione di tante mamme di venire a partorire in un ospedale che, nonostante le datate e gravose carenze in termini di personale e di strumentazioni, intende rilanciare la sua “mission” a favore di un’utenza di due regioni – Lazio e Campania – e di tre province- Latina, Frosinone e Caserta. Lo sta facendo sotto l’egida del dirigente della Uoc di Ginecologia, Davide De Vita, e del suo prezioso aiuto Renato Bembo ma anche altri aiuti medici ginecologici (Annamaria Maragno, Elisabetta Mattia e Claudia D’Elia), di un pool di ostetriche capitanato da Rosina Bleva e Maria Fiore.
Da queste tre realtà territoriali arrivano le famiglie dei sette bambini nati in meno di 16 ore venerdì: la prima era stata di buon mattino, alle sei, Giada, di Ponza (pesava due chili e 750 grammi), seguita alle 9 da Marisol di Castelnuovo Parano (tre chili e 450 grammi), alle 10.30 da Soraja di Falciano del Massico (tre chili e 420 grammi), alle 15 circa da Alisia di Roccasecca (tre chili e 90 grammi) e da Beatrice di Minturno (tre chili e 850 grammi) venuta al mondo poco dopo 16. L’ultima a completare una giornata faticosissima per la cicogna del “Dono Svizzero” è stata ancora una femminuccia: Aurora ha fatto felice alle 22 di giovedì mamma e papà ,entrambi di Castelnuovo Parano.
Solo tre di queste nascite sono avvenute in maniera naturale: per le rimanenti quattro è stato necessario il parto cesareo, programmato e d’urgenza. Un’altra particolarità. Sono venute al mondo ben sei femminucce a cui ha cercato di opporre resistenza Diego, un bambino di tre chili e 80 grammi che alle 19 di venerdì è stato il primogenito di una felice famiglia di Formia. Lo stakanovismo della cicogna del Dono Svizzero ha messo in difficoltà il nido del nosocomio formiano: troppe poche culle rispetto a tanti fiocchi, a prevalenza rosa, che hanno allietato la divisione. Inevitabile la forzata dimissione di qualche neo mamma ma la grande soddisfazione di una giornata irripetibile caratterizzata da qualche pianto di troppo ma da una sinergica collaborazione tra i dirigenti medici, il personale pediatrico ed infermieristico che non poteva non ricevere un plauso del direttore del polo ospedaliero sud Pino Ciarlo e soprattutto, del neo commissario straordinario dell’Asl di Laina Sabrina Cenciarelli.